Il 22 settembre 2012, su Netflix, esce una miniserie-documentario su Billy Milligan, il criminale americano affetto da disturbo dissociativo d’identità, nel quale gli psichiatri identificarono ben 24 personalità diverse.
La sua incredibile storia (una vicenda da incubo) è raccolta nello splendido libro di Daniel Keyes, “Una stanza piena di gente“, una biografia molto puntuale col respiro da romanzo, peraltro già utilizzata dal regista M. Night Shyamalan come tema per il suo Split (film uscito nel 2016). Per chi non conoscesse la storia, spieghiamo che si tratta delle vicende vere di uno stupratore seriale in azione negli anni Settanta che, arrestato, sostenne la tesi di muoversi in base a ciò che che decidono le numerose personalità governanti il suo comportamento. Su tale base avviò un’odissea legale che tenne l’America col fiato sospeso e che alla fine lo vide “vittorioso” grazie alla sua infermità mentale.