Belgravia è la miniserie televisiva del momento. Di produzione anglo-statunitense, è ambientata nell’Ottocento e tratta dall’omonimo romanzo di Julian Fellowes uscito 5 anni fa (edito in Italia da Neri Pozza), già autore di Downton Abbey. Belgravia è il nome di un ricco quartiere londinese. Siamo nei giorni immediatamente precedenti la battaglia di Waterloo, a Bruxelles. Nel corso di un sontuosissimo ballo (a cui partecipano le tante famiglie nobili inglesi all’epoca in trasferta in Belgio e i generali britannici che difendevano la città dalla possibile invasione francese), si incontrano per caso la figlia di una ricca famiglia di commercianti e l’erede di una dinastia fra le più abbienti d’Inghilterra. Ventisei anni dopo tutti i segreti di quella serata vengono messi in luce, insieme con gli intrighi del quartiere di Londra: eredità mancate e segreti dinastici, screzi tra classi, amori impossibili, interessi politici ed economici.
La nuova produzione è molto simile Downton Abbey, tranne per l’ambientazione precedente di un secolo. L’interesse è sempre incentrato sulla vita pubblica e privata dei nobili londinesi, tra i quali però iniziano a entrare anche i nuovi ricchi, la facoltosa borghesia mercantile che tenta di salire di rango. La trama è avvincente, nonostante qualche rallentamento verso la metà dei sei episodi e a qualche caratteristica che farebbe pensare più a una soap opera che a un historical drama.