Sono tutto più che positive le opinioni su Strappare lungo i bordi, la serie di Zerocalcare per Netflix già presentata nei primi due episodi alla Festa del cinema di Roma e ora disponibile online.
Ambientata nell’universo del famoso fumettista, la serie (costituita da sei episodi di un quarto d’ora ciascuno) racconta, mediante flashback e aneddoti, le vicende di Sarah e Secco, che sono diretti verso un’impresa straordinariamente difficile. Si tratta della prima serie d’animazione di Michele Rech (questo è il vero nome di Zerocalcare), ma arriva dopo un lungo periodo di sperimentazione con le tecniche di animazione. L’autore riesce in maniera straordinaria a piegare le caratteristiche del suo stile narrativo a un genere e a un linguaggio diverso senza però snaturarsi.
L’animazione volutamente non è tra le più sofisticate, ma accompagna comunque bene i dialoghi e il montaggio rapidissimi narrati dalla voce di Zerocalcare, che oltre a sé stesso doppia anche Secco, Sara e Cinghiale. Soltanto ad Armadillo ha prestato la voce il bravissimo Valerio Mastandrea. La trama orizzontale si interseca con digressioni riguardanti la quotidianità: oggetti pop, noie, consumi culturali e satira di costume. Proprio da queste apparenti divagazioni lo spettatore ricava le idee più interessanti dell’opera.