Mauro Corona, perché fa solo una doccia al mese: il motivo non è affatto disgustoso
Personaggio controverso, Mauro Corona crea spesso polemiche con le sue esternazioni, come quando ha raccontato del suo rapporto con l’igiene
Possiamo affermare senza dubbio che Mauro Corona sia tra i personaggi più stravaganti della tv. Ultrasettantenne, è scultore, scrittore con all’attivo parecchi libri divenuti best sellers, e amante della natura tanto da vivere quasi rintanato tra i boschi.
Ma malgrado la sua lontananza dal mondo dello spettacolo, Corona è ospite fisso, sempre da remoto, ovvio, nel programma Cartabianca di Bianca Berlinguer, con la quale spesso si trova a discutere. Come hanno fatto discutere le sue esternazioni sull’igiene personale. Vediamo cosa ha detto.
Mauro Corona e il rapporto con l’igiene
Intervistato qualche tempo fa a La Zanzara, il programma di Radio 24 condotto da Giuseppe Cruciani, Corona ha appunto parlato del suo rapporto con l’acqua, asserendo di lavarsi molto saltuariamente: “Non disturbo nessuno, vivo da solo e i miei cani mi sopportano. Io sono come le corna delle lumache. Che escono per guardare, spiare. Ma, appena le tocchi, si ritirano. Un uomo schivo. Quando esagero faccio una doccia al mese, adesso però sto per completare il secondo mese senza farne nemmeno una”.
In fondo, ammette: “I miei cani mi sopportano. Sono come una chioccia che cova la sua sporcizia. Non ho rapporti con nessuno, vivo da solo, posso stare anche così. E quando mi faccio la doccia, sto pochissimo sotto l’acqua. Mi lavo quel pezzettino lì, perché non si sa mai. Quella zona lì la tengo a posto”.
Le domande successive sono inevitabili: e le mutande, ogni quanto le cambia? E i calzini? Anche qui Corona ha spiazzato gli ascoltatori: “Le tengo una settimana, a volta qualche giorno in più. Poi le cambio, a una certa età ci sono delle gocce che scappano” mentre i calzini resistono anche 20 giorni. E ha invitato chiunque a dare un’annusata; lui non puzza perché non suda, afferma.
Il rapporto con l’acqua
Ma da cosa nasce questa avversione per l’acqua? Prima scherza “Noi del Vajont abbiamo un rapporto difficile con l’acqua!” riferendosi alla tragedia avvenuta nella notte del 9 ottobre del 1963 in una zona compresa fra le regioni del Friuli e del Veneto. Quella notte, dal monte Tóc si è staccata un’enorme frana che, precipitando nel lago artificiale sottostante creato dalla diga del Vajont, ha provocato una gigantesca ondata che si è abbattuta sugli abitati limitrofi e sulla cittadina di Longarone, radendola al suolo. Si contano circa 2000 vittime.
Ma poi Mauro Corona spiega il vero motivo: “Non lo faccio per risparmiare, voglio conservare il ph della mia pelle“. Secondo lui infatti questo verrebbe danneggiato dai continui lavaggi.