Daria Bignardi e la mostruosa malattia entrata nella sua vita: la cura “fa schifo ma serve”

Ha vissuto un periodo molto duro Daria Bignardi. Eppure, la giornalista non si scoraggia mai ed è sempre una forza sia per sé stessa che per gli altri. Ha infatti parlato della sua malattia senza perdersi d’animo e cercando di fare coraggio a tutti. Ecco che cosa ha detto…

Di recente, Daria Bignardi si è raccontata senza filtri durante un’intervista per la rivista Vanity Fair. Ha infatti deciso di rompere il silenzio sulla sua malattia, raccontandone i risvolti più dolorosi e di come sta cercando di affrontare le cose.

È una cosa di cui non parla volentieri, come lei stessa ha detto: “Chi è ammalato considera la propria malattia il centro del mondo, ma anche se ho rispetto per chi sta soffrendo in questo momento, parlare pubblicamente della malattia in generale, o peggio ancora della mia, non mi interessa”. Sembra infatti che questa sarà l’unica volta in cui ne parla. Scopriamo che cos’ha detto.

La malattia di Daria Bignardi e il lungo silenzio

Daria Bignardi non ama parlare della malattia che ha affrontato. Lo ha detto durante una lunga intervista per Vanity Fair. Ha raccontato di aver avuto un tumore al seno. Queste le sue parole: “Ho scoperto di avere un tumore facendo una mammografia di controllo appena terminata l’ultima stagione delle Invasioni barbariche“.

Si è sottoposta alla chemioterapia e ha deciso di indossare una parrucca quando ha perso i capelli a causa della cura. Sembra che fossero in pochi a sapere della sua malattia. A proposito delle cure ha detto: “La chemioterapia fa schifo – aggiunge la conduttrice, che il 14 febbraio compie 57 anni – ma serve. Curarsi o operarsi non è divertente”.

Le hanno anche offerto un programma a circa una settimana di distanza dall’ultima chemio e lei per la prima volta ha raccontato l’accaduto. Infine, ha deciso di accettare quell’offerta di lavoro ed è andata a Roma.

La decisione di non parlare della sua malattia

Daria Bignardi ha spiegato la sua decisione di non parlare della sua malattia con queste parole: “Chi è ammalato considera la propria malattia il centro del mondo, ma anche se ho rispetto per chi sta soffrendo in questo momento, parlare pubblicamente della malattia in generale, o peggio ancora della mia, non mi interessa. Per tanti motivi: un po’ per pudore, un po’ per paura della curiosità o della preoccupazione degli altri, un po’ perché quando guarisci volti pagina e non hai più voglia di parlarne ancora. Ho superato una malattia seria, ma al tempo stesso molto comune. Si ammalano milioni di donne, a cui va tutto il mio affetto”.

Ha tuttavia scritto di questo momento nel suo ultimo libro ‘Storia della mia ansia’.