Belen Rodriguez, sequestrata e legata: “Pistole puntate alla testa” | Ecco cos’è successo
Il terribile racconto della conduttrice argentina sul dramma vissuto del sequestro
Belen Rodriguez da quando è approdata in Italia ha fatto una scalata al successo senza eguali. La bella 38enne arriva in tv nel 2006, e da TeleBoario alle reti nazionali il passo è stato breve. La sua bellezza, abbinata alla sua simpatia, le hanno aperto il mondo dello spettacolo e oggi la vediamo condurre Le Iene accanto a Teo Mammucari.
Nella vita privata la bella argentina è sposata con l’ex ballerino Stefano De Martino, con il quale ha avuto Santiago, e durante un periodo di crisi della coppia si è legata ad Antonino Spinalbese, dal quale ha avuto la piccola Luna Marì, per poi riappacificarsi con l’amore della sua vita.
Belen Rodriguez: un passato inedito
La vita di Belen Rodriguez è stata molto diversa nel suo Paese d’origine, come ha raccontato in un’intervista rilasciata al settimanale 7 del Corriere della Sera. A cominciare dalla sua infanzia, della quale ha svelato particolari che non tutti conoscono: “Siccome mio padre frequentava la chiesa protestante, noi figli avevamo molti divieti, tra cui: vietato vedere programmi televisivi con contenuto mondano e non religioso. Guardavamo La casa nella prateria. Non mi permetteva di andare a ballare, né di partecipare ai viaggi di scuola. Vietato mettere gonne corte, vietato ascoltare musica, tranne le canzoni religiose. Insomma, non potevo fare niente, a parte frequentare la chiesa e prendere parte alle iniziative religiose tipo le escursioni”.
Una vita molto regolare, che purtroppo cambia quando in Argentina diventa presidente Carlos Saúl Menem, e l’economia crolla: “Quando Menem sale al potere vende le aziende statali agli americani, incluse le grandi aziende come la Pepsi Cola di cui mio nonno era vicedirettore, ebbene in quel momento l’Argentina cade in una profonda crisi economica. La gente ipoteca la casa, la macchina. Anche noi, da un giorno a un altro perdiamo la casa, senza poter prendere niente: divani, letti, piatti, asciugamani”.
Qui il racconto di Belen diventa drammatico. Accade un fatto gravissimo che diventa la spinta che la porta a lasciare il suo Paese e arrivare in Italia.
Il sequestro
La conduttrice confessa: “Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa. Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare”.
Attimi di terrore. E poi il viaggio verso una nuova vita. L’arrivo a Riccione con quella che doveva essere un’agenzia di modelle ma che si rivela tutt’altro: “Eravamo in otto ragazze senza permesso di soggiorno, istruite su cosa dire in caso di fermo. Arriviamo e scopriamo che il nostro lavoro non è di modelle bensì di ragazze immagine. Noi che avevamo immaginato passerelle, foto, ci ritroviamo nei locali a ballare sui cubi. Scopro un’agenzia di modelle a Bologna, ci vado di nascosto e da lì arrivo in tv”.
Tutto il resto è storia.