Rai Uno, cacciato l’amatissimo conduttore: dopo anni di carriera la triste fine
Mamma Rai certe volte sa essere spietata con i suoi figli. Infatti, nel corso degli anni sono stati tanti i conduttori radiati della tv nazionale a causa di piccoli errori commessi in trasmissione. È toccato anche a uno dei conduttori più amati del piccolo schermo. Tutto per colpa di un incontro. Vediamo chi è il protagonista della vicenda e cos’è successo.
Non è una novità fra i vertici della Rai quella di cancellare trasmissioni e mandar via conduttori, rei di aver trattato qualche tematica particolare o pestato i piedi al politico sbagliato. Questa pratica è nota con il nome di spoil system. Infatti, nonostante le promesse di informazione libera e senza il giogo crudele della politica, in realtà, i governi continuano a tenere in pugno la Rai e i personaggi più in vista del servizio pubblico.
I giornali chiamo questo sistema “epurazione”. Se si guarda agli ultimi decenni, la lista degli epurati è davvero molto lunga: si va da Fo, Luttazzi, Santoro a Vianello e Tognazzi. Anche durante l’era Renzi, qualche conduttore è stato mandato via. Questa volta è toccato anche a un conduttore molto amato che ha sempre collezionato record di ascolti. Sembra che la colpa sia tutta di un incontro molto particolare. Scopriamo che cos’ è successo…
La lista degli epurati Rai: ecco cos’è successo nel corso degli anni
I prima a subire l’epurazione furono Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi con la motivazione di “lesa maestà”, per essersi burlati della caduta di Gronchi, allora Presidente della Repubblica, di fronte al Generale De Gaulle. Successivamente, toccò anche al premio Nobel Dario Fo. Questo avvenne durante la trasmissione Canzonissima, quando Fo creò lo sketch di un costruttore edile che si rifiutava di applicare le misure di sicurezza sul lavoro per la propria azienda. Ci fu un’interrogazione parlamentare che cacciò dalla Rai lo scrittore.
Durante il governo Renzi, furono mandati via dalle reti rei Giovanni Floris e Massimo Giannini. Il primo aveva avuto una discussione molto accesa in un’ intervista con l’allora presidente del consiglio, l’altro, invece, aveva aspramente criticato la gestione renziana del governo.
Una delle epurazioni rimaste, però, nella storia della televisione pubblica italiana è sicuramente quella di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi, voluta da Silvio Berlusconi nel 2001. L’annuncio fu dato direttamente dal leader di Forza Italia durante una conferenza stampa nella città di Sofia. Infatti, quell’episodio divenne popolare sui giornali con il nome di “editto bulgaro”.
Mandato via un altro conduttore per via di un incontro
Anche Fabio Fazio, molto amato dal pubblico del piccolo schermo, ha subito lo stesso trattamento degli altri conduttori. Infatti, nel 2019, durante il governo giallo-verde, la sua trasmissione fu interrotta il prima del tempo.
L’incontro che gli è costato la permanenza in Rai è stato quello con Macron, durante una lunga intervista. Di recente il presentatore ha infatti raccontato: “”Quando la politica è aggressiva è difficile che qualcuno si schieri dalla tua parte, sarebbe ingenuo aspettarselo. C’è solitudine. Come nell’intervista di Macron all’Eliseo. L’Italia era in crisi con la Francia, Di Maio era andato dai Gilet Gialli, la Rai era schierata. Pareva che avessi parlato con un nemico del popolo. Credo che quell’incontro mi sia costato la fine della permanenza su Rai 1″