Flavio Insinna, addio a giacca e cravatta: beccato in strada conciato così
Il noto presentatore, sempre inappuntabile nell’aspetto e nell’abbigliamento, si è mostrato in una maniera insolita. Cosa è successo a Flavio Insinna?
Flavio Insinna è un noto e simpatico presentatore e attore italiano; oltre ad averlo visto alla guida del popolare show serale Affari Tuoi, ha interpretato per diverse stagioni i panni del Capitano dei Carabinieri Flavio Anceschi nell’amato telefilm Don Matteo con Terence Hill.
Ma Flavio è stato interprete anche di diverse pellicole come Un bugiardo in paradiso, accanto al compianto Paolo Villaggio, Il professor Cenerentolo, di e con Leonardo Pieraccioni, ma anche in alcuni ruoli più seri come ad esempio Il partigiano Johnny e il drammatico e toccante Bianca come il latte, rossa come il sangue.
Flavio Insinna: dalla cravatta alla strada
Forse non tutti sanno che Flavio Insinna è un vero filantropo. Dietro la sua aria scanzonata e ironica nasconde infatti un animo profondo e altruista.
Nel 2015 ha donato all’organizzazione Medici senza frontiere la sua barca di oltre 14 metri, affinché fosse usata per il soccorso ai profughi siriani nel Mar Egeo, e una volta restituita un paio di anni dopo perché impossibile continuare a seguire quella rotta, l’ha venduta devolvendo il ricavato alla comunità Sant’Egidio, sempre a sostegno dei migranti siriani.
Un grande cuore quello di Insinna, che è stato avvistato a Roma in piazza della Repubblica alla manifestazione Europe for Peace, contro la guerra in Ucraina. Contrariamente al solito, il presentatore è apparso quasi dimesso, in jeans, felpa scura, giubbotto sportivo e capelli selvaggi. Ma lo scopo della sua presenza in piazza non è certo quello di fare spettacolo, e avvicinato dai microfoni del FattoQuotidiano il bel Flavio ha ammesso: “Come mai qui? Il 20 marzo eravamo in piazza San Giovanni per la Pace, contro le guerre, con gli amici di Blob, Aboubakar Soumahoro, Cecilia Strada. Siamo ancora qui perché avevamo capito da subito che sarebbe stata una tragedia. Ero amico di Gino Strada che ci ha insegnato una cosa precisa: la guerra è l’inizio di tutte le tragedie, bambini che scappano, famiglie distrutte, civili morti, gente torturata”.
Abbasso la guerra
Gino Strada, medico e attivista, è stato il fondatore di Emergency, associazione umanitaria che fornisce assistenza gratuita alle vittime della guerra. Un grande uomo, sulle cui orme cammina anche Insinna.
Infine ha aggiunto: “In guerra muore insieme alle persone anche la verità. Non sappiamo bene che succede. E intanto si vendono le armi, il gas a quei prezzi. E come abbiamo imparato dai libri storia, quando giù per strada scorre il sangue i piani alti fanno i soldi. Lavoro con Emergency, Sant’Egidio, e mio padre faceva il medico, mi ha insegnato che la cosa più preziosa è l’essere umano e la vita umana”.