Gianluigi Buffon è stato uno dei più forti portieri della Nazionale Italiana Calcio, nonché della Juventus. Oggi gioca nel Parma, la squadra del suo esordio in Serie A nel lontano 1995. E vuole continuare a giocare ancora per almeno un paio d’anni, entrando nella leggenda non solo per la sua bravura ma anche per la longevità della sua carriera da calciatore.
Nella vita privata è stato sposato con la la showgirl ceca Alena Šeredová dalla quale ha avuto due figli: Louis Thomas, nato nel 2007, e David Lee, nato nel 2009. Nel 2014 i due si lasciano, e lui è ora legato alla giornalista di Sky Ilaria D’Amico, dalla quale nel 2016 ha avuto il suo terzo figlio, Leopoldo Mattia.
Un grande campione nello sport, ma nella vita privata Gigi Buffon ha avuto diverse difficoltà e periodi non facili. Ha infatti sofferto a lungo di depressione, come ha ammesso lui stesso. Come anche ha ammesso che la sua ragione di vita sono i figli.
Qualche tempo fa ospite de L’Intervista di Maurizio Costanzo ha speso belle parole per la ex moglie: “Alena è una persona che ringrazierò sempre perché alla fine ho trascorso dieci anni veramente belli con lei. Abbiamo fatto due figli stupendi, molto educati e gran parte del merito va a lei, ma penso che alla fine come in tutte le cose c’è un dare e un avere e se io ho ricevuto tanto, penso di aver anche dato tanto… e poi basta”.
Sicuramente ha dato tanto, ma Alena conserva lo stesso ricordo dell’ex marito? A Verissimo la bella ceca tempo fa ha confessato: “Tutto quello che non ti uccide ti fortifica. A casa oggi ho ancora le foto, sarò strana, ma il passato uno può anche rinnegarlo se non ci sono i figli, ma quando ci sono loro è ridicolo farlo”. Ovviamente si riferisce al tradimento, e la scoperta dello stesso è quasi una scena da film, a sentire il suo racconto.
Alena Seredova in diverse occasioni ha raccontato di come ha scoperto il tradimento, in maniera del tutto fortuita: “Chi mi ha detto della loro relazione? L’ho sentito alla radio. Ma non sono stata l’ultima a saperlo. Dopo di me, l’ha saputo mio padre. Sono stata penultima. Bisogna essere precisi“.
Dal canto suo Buffon ha ammesso di quei momenti: “Anche quando sono stato pubblicamente aggredito, per esempio, non come calciatore ma come persona, non mi sono lasciato fagocitare. Sapevo di non meritarlo e non ho vacillato perché quando mi guardavo allo specchio sapevo chi ero”.