Uomini e Donne, ex tronista scomparso nel nulla: è caccia all’uomo
Uno storico tronista del programma di Maria De Filippi è scomparso senza lasciare traccia. Che fine avrà fatto?
Nello studio di Uomini e Donne, il dating show pomeridiano di Canale 5 condotto da Maria De Filippi, si sono avvicendati sul trono decine e decine di ragazzi e ragazze, alla ricerca di un partner da scegliere tra schiere di corteggiatori.
Molti tronisti hanno fatto la storia, basti pensare al primo, il più famoso, l’indimenticabile Costantino Vitagliano. Il primo di una lunga schiera, colui che ha dato il via ad un nuovo modo di fare televisione, ad un nuovo tipo di figura maschile, il tronista, l’ambito premio delle donne che vanno in tv a contenderselo. Ma dopo di lui, tanti si sono susseguiti, e alcuni sono ormai caduti nel dimenticatoio.
Uomini e Donne: che fine ha fatto il tronista
Tra i tanti che si sono seduti sul trono rosso, alcuni sono balzati agli onori della cronaca per diversi motivi. E non tutti felici. Gli appassionati della trasmissione hanno seguito con passione tutti indistintamente, e sicuramente ricorderanno Paolo Marco Filippin, la cui partecipazione risale al 2006/2007. Il suo trono non è finito bene, è stato infatti costretto ad abbandonare a causa della segnalazione di una sua ex corteggiatrice che confessò di aver passato la notte con lui.
Si è tornato a parlare di lui circa 10 anni dopo. Nel 2019 Filippin è stato indagato per concorso in truffa. Con la sua azienda, un mobilificio, ha truffato decine di persone che hanno versato caparre anche consistenti per l’acquisto di mobili che non sono mai stati consegnati.
Oggi l’uomo si è reso irreperibile, e tutti si domandano che fine abbia fatto. Tra l’atro pare sia recidivo, sembra che già nel 2005 abbia avuto problemi con la legge per reati di bancarotta fraudolenta.
I truffati
Come riportato dal Gazzettino i clienti truffati sarebbero 57, tutti con una storia simile. Ad esempio un uomo ha raccontato: “Dovevamo arredare casa: da lui abbiamo preso una camera matrimoniale completa, con letto e armadio, i mobili del living e del soggiorno ed un armadio a nicchia per il sottoscala. Il primo contratto prevedeva una spesa di 10mila, con un acconto di 3.500 e altri 3mila euro che abbiamo dovuto dare un mese dopo. Lui diceva che la caparra serviva per accelerare le pratiche e noi non annusavamo ancora il sentore della truffa. Avevo letto qualche segnalazione ma non ci ho creduto“.
Una donna invece ci ha rimesso quasi tutto il suo Tfr, circa 30mila euro, usato per arredare parte di una casa nella quale avrebbe dovuto andare a vivere con il figlio gravemente disabile. Che fine ha fatto Paolo Marco Filippin?