Selvaggia Lucarelli, dietro la corazza si nascondeva un dramma atroce: la confessione
Selvaggia Lucarelli è da sempre, quasi sempre, al centro delle polemiche, a causa del suo atteggiamento spesso rude, sarcastico, molte volte intransigente nei confronti degli altri. Lo abbiamo constatato nei suoi articoli, per esempio su Il Fatto Quotidiano, ma anche in tv, a Ballando con le Stelle, dove da anni fa parte della giuria.
Sabato 19 novembre l’abbiamo vista, come ogni sabato, seduta sullo scranno della giuria di Ballando con le Stelle, dopo uno dei lutti più dolorosi che si possa subire: la morte della madre Nadia Agen. Molti sui social hanno criticato la scelta di Selvaggia Lucarelli di partecipare al programma e neppure gli altri giudici sono stati troppo clementi nei suoi confronti, il che ha creato una nuova polemica sui rapporti di forza in giuria.
La signora Nadia era ricoverata da qualche tempo in una RSA di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, a causa del Covid e Selvaggia Lucarelli esprimeva preoccupazione perché, con il fratello, non riuscivano ad avere notizie della madre, un po’ per le norme Covid e un po’ perché la signora era sprovvista di cellulare ma anche avendolo, non sarebbe stata in grado di usarlo, a causa della malattia.
Non il Coronavirus, naturalmente, anche se è quello che l’ha portata alla morte, ma un’altra malattia che l’aveva colpita da diversi anni e di cui Selvaggia Lucarelli a lungo non ha parlato: sua madre aveva infatti il morbo di Alzheimer. La giornalista ne aveva scritto per la prima volta nel 2018, per denunciare la scomparsa della mamma da un ospedale di Vasto, dove era ricoverata per un incidente. La signora venne ritrovata il giorno successivo dai Vigili del Fuoco.
Era seguito un post social in cui Selvaggia Lucarelli ha raccontato in modo emozionante l’effetto che questo morbo ha sulla persona che ne è affetta, descrivendola come “una malattia crudele” che “rade al suolo il futuro, inebetisce il presente. Lascia in piedi qualche edificio del passato“: una sorta di cancellazione dell’individuo malato, della sua memoria.
L’Alzheimer della madre: “Malattia crudele che rade al suolo il futuro, inebetisce il presente”
Nel malato di Alzheimer molti eventi del passato non esistono più mentre altri resistono, persiste il ricordo di persone conosciute nell’infanzia ma si perde quello di familiari anche vicinissimi. A volte i ricordi si confondono e il passato e il presente si associano nella mente in un ricordo che però non c’è mai stato e contrariare il malato, che appare così sicuro di quel ricordo, diventa inutile.
“Succede, nella prima fase dell’Alzheimer, che si entri spesso in conflitto col malato, che si finga che sia solo una persona un po’ confusa – spiegava sempre nel post la Lucarelli – E’ un meccanismo di negazione ingenuo e potente, che ho visto esercitare strenuamente da mio padre, per esempio”.
“Si discute inutilmente: ‘Ma che dici’… E in quella discussione si cerca di difendere non la verità, ma il malato, l’idea che esista ancora così come era ieri. Mia madre era già in una fase avanzata della malattia, discutere non aveva senso… Non serviva contraddirla. Non era più lei. Non c’era più mia mamma per come l’ho conosciuta”.