La new entry di Amici si è raccontata e ha confessato alcune cose sul famoso papà, il cantante Mango
Da poco c’è una new entry nel programma Amici di Maria De Filippi, e si tratta di una figlia d’arte, Angelina Mango, figlia del noto cantante scomparso nel 2014 stroncato da un infarto durante un concerto. Come per altri prima di lei, vedasi LDA, il figlio di Gigi D’Alessio, le polemiche si sono sprecate.
Un po’ per il cognome famoso, che a volte è più un peso che un vantaggio, ma soprattutto perché, essendo Amici una scuola, Angelina è vista quasi come una cantante già affermata che non ha nulla da imparare, al contrario degli altri ragazzi presenti. La ragazza infatti vanta già diverse partecipazioni e collaborazioni con nomi noti come Tiziano Ferro, nonché la pubblicazione di un album nel 2020, composto da 8 tracce. Non esattamente una novellina, quindi.
Figlia di Mango e Laura Valente, ex voce dei Matia Bazar, Angelina Mango aveva solo 14 anni quando il papà è morto. Il suo cognome è stato svelato solo alla fine comunque, per evitare chiacchiericci tra i compagni. Inevitabile quindi, una volta calmate le acque, che i ragazzi le abbiano chiesto di parlare di sé.
Angelina quindi racconta: “Sono nata a Maratea, sul mare, vicino a Lagonegro, il posto dove ho vissuto fino ai 15 anni. Ho vissuto lì con la mia famiglia, eravamo in quattro. Famiglia di musicisti. Mio padre era un cantante, mia madre era una cantante. Ho iniziato a cantare in giro per casa e a parlare, insieme. Ho iniziato a fare musica perché c’era musica ovunque e quindi la facevo pure io, perché era un mezzo di comunicazione che usavamo a casa”.
La domanda successiva non può che essere se soffre ancora ascoltando le canzoni del padre, e lei risponde: “Se mi fa male no. È bello sapere che possa ascoltare la sua voce quando voglio, ma non è la cosa più importante che mi ha lasciato”.
Il racconto di Angelina Mango si fa più intenso, quando tocca l’argomento morte del padre, e ricorda: “Ho iniziato il liceo scientifico a settembre e a dicembre è morto mio padre. Aveva 60 anni. È stato pesante. Si è scatenato l’inferno nella mia mente in quel momento, perché poi era tutto sotto le telecamere”.
Chi l’ha aiutata in quei tragici momenti è stato il fidanzato, confessa: “Mi ha dato proprio la spinta per risolvere un sacco di problemi che avevo. Da lì è nato tutto, ho iniziato a dire basta, la vita è mia. Ok tutti i traumi, però sti cavoli. Uno non può vivere pensando a quello che ha vissuto, deve anche vivere qualcosa in più”.