Ospite fisso a Cartabianca, oggi lo vediamo con barba e capelli lunghi, ma da giovane Mauro Corona faceva girare la testa
Mauro Corona è un personaggio controverso e affascinante, che si ama o si odia. Ospite fisso a Cartabianca ha spesso litigato con gli ospiti e con la stessa conduttrice Bianca Berlinguer, tanto da essere allontanato dal programma. Dopo un periodo di “punizione” vi è stato reintegrato. I suoi modi spesso bruschi, l’aspetto burbero con capelli lunghi sempre coperti da una bandana, e barba, non devono trarre in inganno: Mauro Corona ha una storia da raccontare.
E lo ha fatto attraverso i suoi numerosi libri; oltre ad essere scrittore ed opinionista Corona è alpinista e scultore, le sue opere, tutte in legno, sono molto apprezzate oggi, e deve questa passione all’amato nonno, che gliel’ha trasmessa.
Nella vita privata è molto schivo, poco si sa della moglie Francesca e dei quattro figli Marianna, Matteo, Melissa e Martina. Vive nella sua amata montagna, nel piccolo paesino di Erto, nel cuore delle Dolomiti, dove è cresciuto. Della sua toccante infanzia racconta sul suo sito, dove scopriamo che la mamma per un periodo ha abbandonato la famiglia e lui e i fratelli sono stati cresciuti dai nonni e per un periodo in collegio dopo il disastro del Vajont, da sfollati.
Dice di quel periodo: “Piangevo tutti i giorni. Mi mancavano i miei boschi, la mia casa, le montagne. Mi addormentavo in lacrime sognando di tornare a Erto” mentre ospite a Diritto e Rovescio confessa: “Non ho mai perdonato che ci piantò lì. Io avevo 6 anni, mio fratello 5, poi morì in Germania ammazzato in una piscina. L’altro fratello aveva 4 mesi. Questo abbandono non l’ho mai perdonato”.
Il fratello di cui parla è morto a 17 anni in circostanze sospette, e Mauro spiega: “Se ne andò per scappare dalla miseria e dalla violenza di un padre feroce e morì in Germania in circostanze ancora non chiare, nel ’68. Aveva 17 anni. Questa è la storia della povera gente che cerca una via d’uscita dalla miseria, dalla violenza, dalle botte, e invece trova la morte”.
Come detto siamo abituati oggi a vedere Mauro Corona con i capelli ormai grigi sempre coperti da una bandana, tipo pirata, e una lunga e incolta barba, anch’essa grigia.
Ma da uno scatto di gioventù che lo ritrae mentre mostra una delle sue sculture, notiamo un Corona molto carino, un’immagine che nulla a che fare con quella a cui siamo abituati.