Luciana Littizzetto ha spezzato il cuore a tutti: “Ha subito il trapianto di fegato e…”
Luciana Littizzetto da anni ci fa ridere ma, quando serve, sa anche come farci piangere…
Da circa trenta anni Luciana Littizzetto entra nelle nostre case attraverso il piccolo schermo per regalarci un po’ di buonumore: certo ha un suo modo molto personale, molto diretto, molto poco politically correct ma in grado di farci riflettere.
Uno dei suoi primi personaggi, Min*ia Sabbry, era il prodotto di un’attenta osservazione della realtà, effettuata durante gli anni di supplenza come insegnante di musica in una scuola della periferia torinese.
Oggi Luciana Littizzetto non si esprime più attraverso i suoi personaggi, come Sabbry, Lolita, Nives, Paola & Chiara ma ha la sua propria voce, che ascoltiamo ogni domenica a Che Tempo Che Fa, a fatica contenuta da Fabio Fazio, che ha anche affiancato alla conduzione del Festival di Sanremo.
Ogni settimana, Luciana Littizzetto affida le sue riflessioni al momento della lettera, di solito dedicata ad avvenimenti di cronaca o attualità. Anche se la sua ultima lettera aveva un tono piuttosto personale e quindi più intimistico e toccante. La stessa lettera è poi diventato uno dei suoi ultimi post su Instagram, ricevendo moltissimi like e commenti positivi.
Luciana Littizzetto, la lettera che ci ha spezzato il cuore
Nella lettera, Luciana Littizzetto ha parlato della sua amica Paola che dopo due anni di attesa è stata operata all’ospedale delle Molinette di Torino per un trapianto di fegato. Il post dell’attrice non si limitava al sollievo per la sorte dell’amica e il miglioramento delle sue condizioni grazie alla generosità di hi ha voluto donare i propri organi.
Consisteva invece una serie di numeri e dati sulla quantità di trapianti effettuati lo scorso anno nel nostro Paese: 3848 persone hanno avuto salva la vita grazie alla generosità e alla lungimiranza altrui. Tuttavia, sottolinea la Littizzetto, 9233 persone rimangono in attesa di un trapianto che salvi loro la vita. Significa che rispetto alla richiesta, l’offerta di organi donati è ancora di molto, moltissimo, inferiore.
Donare gli organi: “Un atto d’amore disinteressato verso degli sconosciuti”
Luciana lancia perciò un appello a diventare donatori di organi in modo da poter salvare la vita, o la qualità di vita, di un’altra persona. Spiegando che per farlo serve “solo una firma. Ne facciamo tante. Quella, forse, è la più importante. Non ci viene da firmare perché il pensiero della morte e della malattia ci fa paura – spiega l’attrice – E invece quella firma è un atto di coraggio che le snobba”.
Si può diventare donatori dando l’assenso al momento di fare la carta d’identità o al proprio medico curante, ma anche fare la tessera dell’AIDO, l’Associazione Italiana Donatori Organi o segnalare all’ASL la propria volontà mediante una dichiarazione su un normale foglio di carta. La donazione degli organi, spiega ancora Luciana Littizzetto, è “una delle forme più pure del bene, un atto d’amore disinteressato verso sconosciuti“, un regalo che a noi non costa niente ma “per chi lo riceve è il tesoro più grande“.