Come ha reagito il famoso conduttore davanti all’ospite che si è lasciata sfuggire in diretta una parolaccia
Da tempo in televisione sono stati sdoganati alcuni termini e atteggiamenti che una volta non erano assolutamente tollerati né dai telespettatori né dagli autori stessi.
Sono passati alla storia alcuni episodi che oggi fanno sorridere ma che all’epoca in cui sono accaduti hanno creato scalpore, quando non un vero e proprio scandalo.
Come dimenticare il famoso ombelico scoperto della compianta Raffaella Carrà a Canzonissima nel 1970, che ha letteralmente sconvolto i benpensanti.
Altro esempio, Adriano Celentano che al Festival di Sanremo del 1961 inizia la sua esibizione dando le spalle al pubblico, suscitando numerose polemiche. Le cose sono molto cambiate e oggi quasi tutto è concesso, a parte la bestemmia e alcune parole offensive e denigratorie che riguardano etnia, ceto o orientamento sessuale. Per tutto il resto, nessuno fa una piega, o quasi.
Alcuni termini che invece prima erano di uso comune, oggi per fortuna non possono più essere utilizzati, anche se a volte abbiamo toccato dei veri e propri eccessi di zelo. I conduttori sanno però che durante le dirette tutto può accadere, e che gli ospiti possono lasciarsi andare senza pensare a ciò che stanno dicendo. Un vero rischio, ma che a volte regala delle perle ai telespettatori, come ciò che è avvenuto in un programma Rai.
A Bella Mà il conduttore Pierluigi Diaco in una puntata di qualche giorno fa ha ripreso aspramente una concorrente che ha detto un semplice “che pa*le”; successivamente Alba Parietti è stata sua ospite ed è tornata sulla questione che ha suscitato diverse polemiche in rete, giudicando eccessivo l’atteggiamento del conduttore. Accogliendo la bellissima showgirl Diaco le chiede se è d’accordo che non si possano dire parolacce in tv, e lei risponde: “Me l’hanno detto che qui non si possono dire parolacce. E io però ne dico così tante nella vita. Se sono d’accordo che non si possono dire certe parole? Insomma, dipende. Io ad esempio quando la Zanicchi dice parolacce, sorrido soprattutto in certe occasioni. Trovo che sia l’utilizzo, il modo e la maniera. E poi anche chi le dice”.
Parlando di altro, Alba Parietti si fa sfuggire un commento tra il serio e il faceto: “I miei capelli? Sono veri fino a un certo punto, così come le mie te**e. Oddio scusami! Scusa come posso chiamarle?”
La risposta di Pierluigi Diaco è esaustiva: “No vabbè ma queste non sono vere parolacce, piuttosto un bene della natura, un ben di Dio”. Una distinzione di parola o di personaggio?