Il vincitore di Amici Alberto Urso rivela i retroscena del suo rapporto con Maria De Filippi ai tempi della sua permanenza nel programma.
Il giovane messinese Alberto Urso ha frequentato la scuola di “Amici” nel 2018, ottenendo il posto più alto nel podio del format durante la serata dedicata alla finale.
Tenore dal timbro incisivo, il cantante vanta inoltre esperienza da polistrumentista: padroneggia infatti con disinvoltura chitarra, pianoforte, batteria e sassofono.
Appassionato di musica fin dalla più tenera età, Alberto Urso ha coltivato il suo talento al conservatorio, affinando le tecniche vocali e perfezionando le sue abilità di musicista, e ottenendo infine una laurea magistrale.
Ha inoltre duettato con diverse celebrità: una su tutti, la soprano Katia Ricciarelli, e le esperienze sul palcoscenico l’hanno infine condotto ai casting di “Amici”, in cui ha militato nella stagione 2018/2019. Il suo percorso nella scuola più spiata d’Italia non è stato sempre scorrevole e privo di difficoltà, e il contributo di Maria De Filippi si è rivelato fondamentale per la sua crescita artistica ed emotiva.
Il giovane cantante ha sofferto in passato di ricorrenti crisi di autostima, e la permanenza nel programma a fianco dei talentuosi compagni ha minato ancora maggiormente la fiducia nelle proprie possibilità.
Alberto Urso ha infatti ammesso: “Prima di conoscere Maria, ho avuto diversi momenti ‘no’. Temevo di non farcela, di non piacere… Grazie a lei, ce l’ho fatta“. Il suo sentimento di gratitudine per la mattatrice di Canale 5 prosegue anche a distanza di anni dalla vittoria di “Amici”: “È la donna che mi ha portato lontano, perché ha instillato in me fiducia…“.
Le prime insicurezze del cantante sembrano risalire alla fase dell’infanzia, in cui Alberto Urso soffriva per la sua forma fisica florida e generosa: “In quel periodo mi ero un po’ lasciato andare… Mangiavo un piatto di pasta in più, ero un po’ tondetto…“.
Con rigoroso e costante impegno, il tenore ha imparato a controllare la pulsione della fame, abbinando inoltre regolare esercizio: “Mettermi in forma non è neanche stata un sofferenza. Allora non ci badavo più di tanto al fisico, poi crescendo ho pensato: ‘Mi metto a dieta!’. Bisogna fare sacrifici, un po’ di forza di volontà, ma non si può piangere o disperarsi per queste cose!“.