La nuova discutibile moda che sta spopolando tra i giovani si chiama cicatrice francese, ed è terribile
Nell’era di internet e della connessione continua, in cui i giovani nascono con lo smartphone tra le mani, ci si chiede quale deriva stiano prendendo le nuove generazioni.
Un continuo esporsi sui social, croce e delizia dei tempi moderni, in cui se non ti mostri non esisti. Ma mostrarsi per i ragazzi significa non solo denudarsi il più delle volte, ma sfidarsi in stupide challenge o simili, ammettiamolo, che sono anche pericolose e dall’esito talvolta nefasto.
L’ultima moda che sta spopolando su TikTok si chiama cicatrice francese. I video sul popolare social usato soprattutto dai ragazzini per riprendere le proprie imprese ai limiti del demenziale, mostrano i risultati di questa nuova bravata.
I ragazzi si riprendono sia mentre se la procurano, sia per mostrare i risultati sul proprio volto. E non mancano chiaramente i tutorial. Vediamo di cosa si tratta.
La cicatrice francese, anche se il termine è improprio poiché non si tratta di una ferita, altro non è che un segno che i ragazzi si procurano sul volto stringendo con forza la pelle tra indice e medio. Resta così una striscia rossa che ricorda appunto una cicatrice, ma non è detto che vada via, come sottolinea Marie Jourdan, una dermatologa intervistata da Le Parisien:“l’azione combinata di pizzicare e torcere la pelle provoca disfunzioni della microcircolazione sanguigna”. Questo potrebbe addirittura provocare un cosiddetto angioma a ragno, la rottura dei vasi sanguigni da curare con il laser.
Ma qual è il senso? Perché farsi del male e deturpare scientemente il proprio viso? Semplice, perché una “cicatrice” sul volto fa sembrare dei duri, secondo il pensiero di questi ragazzi. E poi perché fare quello che fanno tutti gli altri fa sentire parte di un gruppo.
Ad accorgersi di questa nuova moda sono stati alcuni insegnanti che hanno notato i volti segnati di alcuni allievi e hanno pensato fossero vittima di bullismo. Per poi scoprire, dopo averne chiesto conto, che sono loro stessi a ferirsi per essere alla moda.
Un vero allarme che come al solito corre sui social, e infatti il professor Stefano Camasta ha spiegato a La Repubblica: “Anche se i casi sono pochi, l’uso di questi canali dovrebbe essere maggiormente sorvegliato. Questa è una risposta a richieste subdole che indicano una disponibilità a lasciarsi influenzare da certi comportamenti. Potrebbe essere una ricerca di identità e visibilità. I preadolescenti giocano sempre tra la distinzione e l’uniformità. Questi fenomeni durano poco e vengono sostituiti da altri, ma rimangono un campanello d’allarme per la rapidità con cui si diffondono e la disponibilità a recepirli”.