Veronica Gentili, la confessione senza vergogna: “Ci sono andata a 20 anni in…”
La popolare conduttrice Veronica Gentili fa una confessione che nessuno si sarebbe mai aspettato, e svela cosa è successo quando aveva 20 anni
Veronica Gentili è oggi una popolare conduttrice che abbiamo visto alla guida di diversi programmi, l’ultimo dei quali Controcorrente, attualmente in onda su Rete 4.
Prima di diventare giornalista però è stata anche attrice, ha recitato infatti ricoprendo alcuni piccoli ruoli in alcune pellicole come Come te nessuno mai, e con apparizioni in fiction quali Provaci ancora prof! e Romanzo criminale.
Approda poi nei programmi televisivi dapprima come opinionista e poi come conduttrice. Della sua vita privata si sa molto poco; estremamente riservata sappiamo solo che dal 2014 dovrebbe avere una storia con un uomo dal nome Massimo, sceneggiatore.
Pur nella sua riservatezza però qualche mese fa si è lasciata andare ad una lunga confessione nella quale ha raccontato alcuni particolari inediti della sua vita.
La confessione di Veronica Gentili
Veronica Gentili ha rivelato a Ok Salute alcuni dettagli del suo passato, e non solo. Innanzitutto ha esordito ricordando che non ama parlare di sé: “Ascoltare per me è una forma di rispetto, e nella vita sono sempre stata più analista che paziente. Forse perché sono una persona che non ama parlare di sé – e quando lo fa pretende di essere ascoltata con lo stessa dedizione con cui lo faccio io”.
Poi, la confessione: “Ho iniziato la psicoterapia a 19 anni e per i successivi dieci non l’ho mai abbandonata. Praticamente ci sono cresciuta. […] Non mi posi alcun problema a riguardo, non me ne vergognai, l’idea che gli altri potessero vedermi come una ‘mattacchiona’ non costituì un ostacolo. Sarà che nella mia famiglia il malessere psichico non è mai stato un tabù: mia mamma era stata in analisi a lungo, mio padre per un periodo più breve, mia sorella maggiore addirittura studiava per diventare psicanalista”.
Un lungo percorso
Un lungo percorso durato 10 anni, prosegue Veronica Gentili: “Concludere è stata una decisione condivisa con la mia analista: avevamo entrambe la consapevolezza che era arrivato il momento in cui potevo spiccare il volo e anche la curiosità di vedere quanto di quello che avevamo condiviso potessi mettere in pratica da sola. […] L’effetto della terapia è stato basilare per liberare le mie potenzialità e le mie risorse, dal punto di vista lavorativo e relazionale”.
Infine la donna riconosce quanto le sia stata utile la terapia, che l’ha aiutata a crescere e a cambiare, in tutti gli ambiti della sua esistenza: “Mi ha emancipata: è stato come se, anno dopo anno, strati di sofferenza e di problemi venissero sollevati, liberando e mettendo in mostra la mia essenza. Se prima la mia psiche rischiava di rimanere intrappolata in meccanismi nevrotici, ansie e timori, durante e dopo la terapia si alleggeriva del loro peso. Tutto ciò è stato fondamentale per i traguardi lavorativi, per la carriera, ma anche per le relazioni”.