Dalle pagine di Gente, la Signora della domenica parla dell’amicizia con Maria De Filippi spiegando cosa hanno in comune.
Se gli amici si vedono nel momento del bisogno, Mara Venier e Maria De Filippi sono un esempio bellissimo di vera amicizia in un ambiente, quello dello spettacolo. in cui spesso sono la falsità, l’opportunismo e l’invidia a farla da padrone.
In una intervista al Corriere della Sera di qualche anno fa, la padrona di casa di Domenica In raccontò che Maria l’aveva molto aiutata in un periodo di crisi personale e professionale, in cui la morte della madre aveva coinciso con l’allontanamento da Domenica In.
La De Filippi, che aveva perso la madre più o meno nello stesso periodo, le era stata molto vicina. Le aveva infatti proposto di partecipare a una puntata di Tu si que vales, poi diventata una collaborazione lunga e continuativa. “Mi ha teso la mano in un momento terribile e io non lo dimenticherò mai”, erano state le parole di Mara Venier al quotidiano di Via Solferino.
“Lavorare quando stavo vivendo quel dolore lancinante per mia madre è stato ossigeno – ha spiegato – Dovevo restare per una puntata e sono rimasta tre anni”. Oggi, che la sua amica Maria De Filippi ha perso il compagno di una vita, Maurizio Costanzo, è toccato a Mara tendere quella mano.
Il giornalista è scomparso a causa dei postumi di una polmonite che lo aveva costretto al ricovero in una clinica romana. Maria De Filippi, sua moglie dal 1995, divideva le sue giornate tra il suo capezzale e gli studi televisivi.
Mara Venier ha ricambiato l’aiuto di Maria dalle pagine del settimanale Gente, dove ha ricordato ancora una volta la scomparsa di Maurizio Costanzo descrivendola come un dolore, uno “squarcio al cuore”. Lo aveva sentito al telefono poche settimane prima, aveva “la voce di sempre” e racconta di come molti, dopo la scomparsa del giornalista, le avevano detto quanto lui le fosse affezionato.
“Mi si spezza il cuore,” ha commentato la Venier. Mara ha anche descritto il tratto comune tra lei e Maria: prendersi cura del proprio compagno, proteggerlo anche “al limite di essere un po’ rompi”, ha spiegato a Gente.
Raccontando in cosa consistesse questa cura: “Le attenzioni sul cibo, la dieta, le visite, il riposo”, caratteristiche comuni che hanno finito per avvicinarle. “Ci ha avvicinate questo modo identico di concepire la cura verso l’altro che poi, pensandoci, è un ingrediente essenziale dell’amore” .