Soccorsi arrivati in ritardo: panico per Eros Ramazzotti | Situazione fuori controllo, replica della Croce Rossa
Il cantante Eros Ramazzotti denuncia un ritardo nei soccorsi ad una fan durante la sua tappa fiorentina: arriva la replica della Croce Rossa.
Il neo-nonno Eros Ramazzotti continua ad infiammare i palazzetti e le arene del Belpaese, attirando migliaia di spettatori nelle tappe del suo recente tour.
Durante l’esibizione al “Pala Mandela Forum” di Firenze, il performer ha assistito in diretta ad un malore di una fan, e l’ha prontamente soccorsa in attesa dell’intervento dei sanitari in loco.
Eros Ramazzotti avrebbe però puntato il dito contro la mancata tempestività dei paramedici, ed avrebbe accolto il loro arrivo con la lapidaria accusa: “Siete arrivati con 10 minuti di ritardo! Era già morta! Ca**o, siete in 18, che fate?“.
La Croce Rossa di Firenze ha in seguito replicato agli affondi del celebre cantante, spiegando inoltre la ragione del ritardo nei soccorsi, apparentemente ostacolati dallo staff del cantautore stesso.
Eros Ramazzotti e le accuse alla Croce Rossa: scoppia il caso
Lorenzo Andreoni, Presidente del Comitato Croce Rossa di Firenze, ha prontamente respinto al mittente gli addebiti del cantante romano.
“Ci dispiace che il signor Ramazzotti se la sia presa con i nostri volontari davanti a migliaia di persone, quando dalla relazione sui fatti in nostro possesso, la prima squadra intervenuta in soccorso della persone in questione è arrivata sul posto in tempi più che consoni. Solo la seconda squadra li ha raggiunti qualche minuto dopo, poiché impossibilitata a passare dal corridoio sottopalco proprio dal personale in servizio d’ordine dello staff di Ramazzotti stesso, che li ha costretti a farsi largo attraverso la folla. Ci tengo a sottolineare che tutti i volontari CRI attivati per questi grandi eventi, agiscono secondo protocolli precisi, e piani sanitari concordati con il 118. Sminuire la loro preparazione e il loro lavoro con parole di scherno, lanciate con leggerezza da un palco, in una serata in cui tutto è spettacolo, è un comportamento inaccettabile.”.
La dura reprimenda di Lorenzo Andreoni
Il Presidente di Croce Rossa ha infine concluso: “Non tutto può diventare spettacolo, e tanto meno con atteggiamenti diffamatori.“.
“Noi non abbiamo mai lasciato solo nessuno, da Ennio Morricone in persona, alla fan dell’altra sera che – per fortuna – non presentava alcuna criticità sanitaria urgente, tanto che è rimasta a godersi il concerto. Come rappresentante dei 1.200 volontari della Croce Rossa Italiana di Firenze, mi sono rivolto ad un legale, Avvocato Massimiliano Manzo, con il quale stiamo valutando come procedere nei confronti di Eros Ramazzotti.“.