Zelig, comico (amatissimo) è finito malissimo: sferrato pugno violentissimo in faccia | Fatti gravi
Il comico di Zelig finisce in tribunale dopo una pericolosa rissa in strada: la disavventura poteva costargli la vita.
Il cabaret comico “Zelig” è da sempre sinonimo di allegria, leggerezza e ilarità; del resto, il noto programma di Mediaset ha intrattenuto piacevolmente per decenni il pubblico italiano, introducendo nel mondo dello spettacolo numerosi esordienti.
Uno di essi, ormai celebre, ma da anni latitante dal piccolo schermo, è reduce da un clamoroso episodio di violenza. Si tratta del capitolino Gabriele Pellegrini, in arte Dado, vincitore del Premio Massimo Troisi a ridosso della sua prima presenza nello show di Claudio Bisio.
Nel 2019 la figlia di Dado, allora minorenne, ha intrattenuto una relazione problematica, come narrato dal comico in un post: “Nei giorni in cui si lasciavano, arrivavano da lui messaggi sui social, e in chat: minacce, offese…“.
“Mia figlia veniva trattata come una donna di strada“, ha inoltre riferito l’attore. “Una volta io mi sono ritrovato con la gomma della macchina bucata, Alice con gli occhiali da sole spaccati nel cortile della scuola. Gli insulti che le sono stati rivolti anche sui social erano davvero pesanti, volgari…“. E non è tutto: l’ex fidanzato della figlia lo avrebbe addirittura aggredito fisicamente…
Dado e la cruda realtà parallela a Zelig
Nonostante il sorriso e il buonumore sfoggiati sul palco di Zelig, il comico avrebbe persino subito un violento agguato in strada. “Ha tentato di investirmi con la macchina, e mi ha dato un pugno in faccia, ma i suoi avvocati hanno fatto di tutto per dimostrare che mi ero inventato ogni cosa. Ho ricevuto ben 3 denunce da parte dei suoi avvocati per diffamazione“.
Determinato a mettere l’ex fidanzato della figlia di fronte alle proprie responsabilità, Dado avrebbe a sua volta denunciato per diffamazione l’autore dell’aggressione e la sua famiglia. Nei giorni scorsi, Gabriele Pellegrini ha presenziato in Tribunale ad un’udienza a carico del padre del ragazzo, accusato di averlo calunniato mediate una decina di account social falsi, con circa 300 post e 500 messaggi contenenti minacce ed ingiurie. La prossima udienza, fissata in data 7 giugno, cercherà di imprimere ulteriore chiarezza alla controversa vicenda, ma nel frattempo Dado avrebbe pagato lo scandalo mediatico con un esilio ufficioso dal mondo del cabaret.
L’ammissione di Dado: “Non lavoro più”
Il comico avrebbe rivelato ai giudici il pesante contraccolpo mentale e professionale derivante dall’evento traumatico.
“Per colpa di questa vicenda non lavoro più. È stata la più grande destabilizzazione mentale dal mio lavoro“, riporta “Fanpage”. “Da allora, ho interrotto anche il mio format. Ho temuto per me e mia figlia, che ha pagato tanto per esser stata vicina a questa famiglia. Mia figlia, all’epoca 14enne, non era più serena, perché questa persona le ha creato turbamenti, aveva subito atteggiamenti talmente violenti che l’avevano destabilizzata…“.