Cosa succederà allo storico SuperQuark? A dare notizie sulle sue sorti il figlio del conduttore, Alberto Angela.
È passato poco meno di un anno dalla scomparsa del grande Piero Angela, storico divulgatore scientifico e giornalista.
Qualcuno ricorderà il suo esordio al telegiornale della Rai di cui è stato il volto come corrispondente dal 1954 al 1976. Ma è con i suoi programmi di divulgazione scientifica che giunge alla popolarità, primo tra tutti l’indimenticabile serieQuarke SuperQuark.
Nato nel 1981, durante la prima puntata di Quark spiegò: “Il titolo Quark è un po’ curioso e lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto quark, che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po’ un andare dentro le cose”.
Circa 15 anni dopo arriva SuperQuark, le cui puntate durano due ore anziché una e dagli anni 2000 lo affianca suo figlio Alberto, che ne segue le orme, e con il quale presenta anche Ulisse- Il piacere della scoperta, che prevede puntate monotematiche ed è accolto con lo stesso entusiasmo dei precedenti.
Piero Angela è scomparso per malattia all’età di 92 anni mentre era impegnato ancora con la conduzione di SuperQuark. Tanto che il figlio Alberto, pochi mesi dopo, ospite a Che tempo che fa ha confessato: “Nell’ultima parte della sua vita mio padre non aveva voluto che si sapesse che stava male, ma gli dispiaceva che chi lo seguiva non sapesse. Diceva: ‘Vorrei dire che me ne sto andando ma che vi abbraccio tutti’. Allora lo ha fatto in vari modi, persone che sapevano come stavano andando le cose eravamo 5 o 6 in famiglia, ma neanche tutti, i collaboratori eccetera non lo sapevano”.
Recentemente è tornato alla stessa trasmissione di Fabio Fazio, e ha parlato proprio di SuperQuark. Qui ha dichiarato: “Quando è mancato mio padre non sono stato a pensare al futuro dei progetti tv in quel momento. Poi ho cominciato a pensare questo: è giusto che la rotta che lui ha tracciato e per cui ha lavorato per decenni si fermi qua?”
La risposta è arrivata immediatamente: Alberto Angela ha raccolto l’eredità spirituale del padre e vuole continuare a portare avanti la sua creazione. “Mi sono anche chiesto: è giusto che la tv italiana, Rai Uno, non abbia più un programma in prima serata di divulgazione scientifica? Mi sono detto no, ecco perché ho raccolto questa fiaccola rimasta per terra. Quindi continueremo SuperQuark, ma non lo chiameremo SuperQuark, perché quello è di papà, è il suo vestito, il suo vascello”.
D’accordo con la Rai, il programma tornerà presto in tv ma con un altro nome. Però, sottolinea: “Cambieremo titolo e continueremo sulla stessa rotta, SuperQuark c’è, il gruppo di lavoro resta quasi tutto. Porterò anche altri miei collaboratori, ci sarà una sorta di evoluzione. Cominceremo quest’estate, per me è una enorme sfida”. E noi siamo in attesa.