Sciagura Roberto Benigni: perse tutte le speranze | Dopo due anni è arrivata la notizia

Triste notizia che riguarda Roberto Benigni. Il regista è stato colpito da una sciagura. Nessuno sapeva questo di lui…

Roberto Benigni è uno dei registi più apprezzati nel paese e a livello internazionale. Un vero esempio riuscito del made in Italy che è riuscito ad accaparrarsi addirittura l’Oscar nel 1998 come Miglior film straniere con la pellicola La vita è bella, film commovente e bellissimo.

Nel corso del tempo ha saputo reinventarsi continuamente producendo sempre più capolavori sia come regista che come attore, spaziando dal comico al drammatico. All’inizio ha lavorato accanto al meraviglioso Massimo Troisi, poi prematuramente scomparso.

Il grande amore di Roberto Benigni è sempre stato uno solo: l’amica e collega Nicoletta Braschi. I due si sono sposati nel 1991 e non si sono mai lasciati, nonostante gli alti e bassi della vita. Sembra infatti che si amino ancora tanto.

Eppure la sciagura ha colpito anche loro che purtroppo hanno dovuto affrontare questa cosa. Ecco cos’è successo all’attore toscano…

Sciagura per Roberto Benigni che ha dovuto accettare di buon grado questo

Dopo due anni arriva finalmente la sentenza definitiva. È una grande sciagura per Roberto Benigni che non si aspettava per niente questa notizia. Infatti, anni fa è stato vittima di un furto importante di opere d’arte da parte di una banda che operava proprio a Roma ed era specializzate nel rubare oggetti preziosi a personaggi famosi nelle zone residenziali della capitale. Sembra che ci siano state solamente due condanne definitive mentre le restanti 15 sentenze sono andate in prescrizione.

Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi erano state vittime del furto nel lontano 2010 e nella loro bellissima casa sull’Appia Antica era stata portata via una scultura romana risalente al II secolo. L’opera d’arta era stata ritrovata nel 2019 in Spagna e ridata indietro al regista insieme a un risarcimento monetario di circa 20 mila euro.

Lieto fine per la vicenda e restituzione del pezzo d’arte

Dunque le cose non erano andate poi così male. I pezzi d’arte rubati erano stati quasi tutti ritrovati e restituiti ai legittimi proprietari per disposizione del tribunale di piazzale Clodio. Inoltre, l’antiquario spagnolo Jaume Peix Bagot, compratore della statua dalla banda criminale. Era stato condannato a 4 anni e sei mesi di carcere.

Oltre a questo, c’era un’altra sentenza di tre anni per altri motivi, non legati a Roberto Benigni. La banda aveva fatto diversi furti, quelli accertati erano a Villa Torlonia, a Palazzo Giustiniani Odescalchi, all’Orto botanico e a Villa Medici. Il legale di Roberto Benigni ha detto: “Vanno fatti i complimenti ai carabinieri per il lavoro svolto in una indagine complessa che ha coinvolto anche le autorità spagnole e tedesche. La sentenza di oggi ribadisce che la scultura trafugata tornerà al suo legittimo proprietario”.