Paola Perego e quella brutta malattia: “Era meglio morire” | 30 anni di sofferenza
La conduttrice Paola Perego ha convissuto per molti anni con una patologia assai invalidante: il racconto smuove le coscienze.
Dopo un lungo pellegrinaggio tra l’emittente pubblica e quella privata, Paola Perego sembra aver trovato finalmente la sua dimensione nel salottino di “Citofonare Rai2” al fianco dell’amica Simona Ventura, e può finalmente stilare un bilancio della propria carriera.
Precedentemente sposata con il calciatore Andrea Carnevale, da cui ha divorziato nel 1997, la conduttrice è legata da anni al manager e agente Lucio Presta, e la relazione le ha fruttato parecchi grattacapi dal punto di vista professionale. Tacciata di aver sfruttato la posizione del nuovo partner per ottenere raccomandazioni auree in tv, Paola Perego ha sempre respinto le accuse al mittente, esibendo la propria professionalità come uno stendardo, e conquistando con la sua affabilità il pubblico italiano.
Il suo percorso professionale, però, è stato minato da frequenti attacchi di panico, evenienza che l’ha tormentata per circa 30 anni, vincolandola inoltre all’assunzione di medicinali.
Durante un’ospitata al talk-show “Belve”, la conduttrice ha rivelato: “Mi chiamavano algida, perché prendevo i farmaci per gli attacchi di panico. Ho sofferto di attacchi di panico per 30 anni, dai 16. La volta più brutta è quando ho sbattuto un braccio contro al muro per romperlo, e sentire un dolore diverso. Non ne potevo più di sentire quest’ansia, questa voglia di morire. Volevo un dolore fisico che fosse riconosciuto dai medici, che all’epoca non capivano gli attacchi di panico, e mi dicevano che non avevo niente“.
La confessione di Paola Perego: “Non riuscivo nemmeno a piangere”
La conduttrice brianzola ha inoltre narrato ai lettori de “Il Corriere della Sera” la sua difficile mediazione tra la vita pubblica e quella privata: “Per anni la gente ha visto una persona all’apparenza vivace, ironica. Ma io ero in una bolla. Prendevo delle medicine, e non parlo di quelle che si prescrivono ora, che sono molto più leggere“.
“Parlo di medicine che, pur di allontanare la sensazione di panico, appiattivano tutto. Piallavano ogni cosa, comprese le emozioni”, ha poi spiegato. “Per esempio, non riuscivo nemmeno più a piangere. Molti dei miei ricordi sono offuscati, come dentro a una nuvola. Compreso il mio matrimonio con Andrea (Carnevale, n.d.r.). I critici dicevano che io ero troppo fredda e distaccata, ma oggi posso dirlo: prendevo benzodiazepine…“. Un compromesso clinico che le ha permesso di mantenere una parvenza di normalità di fronte al pubblico, ma ad un prezzo altissimo: “In onda non mi è mai capitato, perché andavo sempre piena di farmaci, e seguita da un medico. Un sacco di volte ho pensato che sarebbe stato meglio morire. Ma avevo anche paura della morte.“. Paola Perego ha infine concluso: “Oggi non ho più attacchi, ne sono uscita totalmente“.
Paola Perego replica alle accuse sui presunti favoritismi
Le nozze con Lucio Presta hanno segnato un ulteriore ostacolo per la rodata conduttrice: Paola Perego ha spesso dovuto silenziare le malelingue che la dipingevano nelle classiche vesti di “raccomandata”.
La conduttrice ha dichiarato a “Il Corriere della Sera”: “Guardi, mio marito ha fatto 6 Festival di Sanremo: ho mai condotto io lo spettacolo più importante del Paese? No. Diciamo che, se io fossi raccomandata, avrei scelto ruoli un po’ più in evidenza, no?“.