Doccia fredda per l’allenatore Daniele De Rossi: l’ex moglie Tamara Pisnoli ha ricevuto una condanna esemplare.
L’allenatore ed ex calciatore Daniele De Rossi vanta il maggior numero di presenze in campo dopo il collega Francesco Totti, con cui ha militato per quasi un ventennio nella Roma. Indossando la maglia giallorossa, inoltre, ha vinto due Coppe Italia ed una Supercoppa italiana, e nel 2009 ha guadagnato il titolo di “Miglior giocatore italiano”.
Un curriculum di tutto rispetto, che gli ha fruttato gloria imperitura presso i tifosi romani, e che gli ha consentito di accedere anche al ruolo di assistente tecnico della Nazionale. Daniele De Rossi ha abbandonato la prestigiosa mansione nell’ottobre del 2022, assumendo simultaneamente il comando della squadra ferrarese della SPAL.
Anche la sua vita privata si è dimostrata ricca di emozioni e colpi di scena, a partire dalla relazione con la showgirl Tamara Pisnoli, che gli ha regalato la figlia Gaia nel 2005, e con cui ha convolato a nozze l’anno successivo. Il matrimonio, terminato nel 2009, reca tutt’ora strascichi pesanti: nonostante la sua attuale relazione con l’attrice britannica Sarah Felberbaum, e la nascita dei figli Olivia Rose e Noah, il passato è tornato a bussare alla sua porta.
Nelle ultime ore, infatti, Tamara Pisnoli ha subito una pesante condanna per tentata estorsione ai danni dell’imprenditore Antonello Ieffi, sentenza che coinvolgerà inevitabilmente anche la primogenita Gaia.
Nel 2013, a qualche anno dalla separazione da Daniele De Rossi, Tamara Pisnoli si sarebbe resa mandante di un brutale pestaggio ai danni di Antonello Ieffi, ex fidanzato di Manuela Arcuri, nel suo attico di Roma.
Secondo quanto ricostruito da “Il Giornale”, Tamara Pisnoli avrebbe versato 84.000 euro al professionista per la licenza di un impianto fotovoltaico, salvo poi chiederne la restituzione, e con gli interessi. La soubrette, precedentemente volto di “Sarabanda”, avrebbe compiuto un’incursione nella casa dell’uomo in compagnia di 5 sgherri arruolati per l’occasione. Tamara Pisnoli avrebbe quindi preteso la restituzione di ben 200.000 euro e, dopo un secco rifiuto, avrebbe autorizzato i malviventi al pestaggio dell’imprenditore. La 39enne, dopo 10 anni di procedimenti giudiziari, è stata infine condannata a scontare 7 anni e 2 mesi di carcere, con l’accusa di tentata estorsione.
Secondo quanto riportato da “Virgilio Sport”, Tamara Pisnoli avrebbe dato avvallato un’aggressione di inaudita violenza ai danni dell’imprenditore.
Antonello Ieffi ha riferito infatti: “Tamara comanda, come un vero boss. Mi chiede di versarle 200.000 euro, una sorta di risarcimento per un affare che non le è piaciuto. (…) Da serena diventa rabbiosa, cattiva. Quella cattiveria che fa temere per la propria vita. (…) Calci e pugni. Lei guarda, indifferente, per nulla sconvolta. Ad un tratto, uno di loro estrae un coltello a serramanico. Chiudo gli occhi, ad un certo punto sento un dolore fortissimo, pazzesco, sulla testa“. Il brutale pestaggio si sarebbe infine risolto con ulteriori minacce di morte, ed Antonello Ieffi avrebbe scansato per un pelo tale eventualità fingendosi esanime su di un marciapiede. Ai posteri – o meglio, ai giudici – l’ardua sentenza.