L’attrice Manuela Arcuri ripercorre la tappe della sua invalidante patologia: spunta il retroscena impensabile dietro al suo successo.
L’interprete laziale si è confessata in una lunga intervista a “OK Salute e Benessere”, svelando la sua problematica convivenza con le ricorrenti crisi respiratorie, insorte durante la più tenera età.
L’attrice ha riferito: “Da bambina e da adolescente soffrivo di asma. Poi, così com’era venuto, il problema è scomparso. E oggi respiro alla grande. Nessun sintomo, crisi sparite…“.
“Il disturbo compare verso i 6 anni“, ha raccontato Manuela Arcuri. “Sono piuttosto delicata, e quando prendo un raffreddore mamma sa che alla fine rimarrò a casa da scuola almeno per un paio di settimane… Una notte, un attacco fortissimo: il senso di costrizione al torace è intollerabile, i polmoni bruciano, e ad ogni colpo di tosse segue un rantolo soffocato“.
In tale occasione, ovviamente, la sua condizione ha allarmato i familiari: “I miei fratelli accorrono subito, chiamano i nostri genitori che provano a calmarmi… Sto malissimo per ore…“.
L’attrice, allora bambina, si è quindi sottoposta ad esami specifici, e racconta a distanza di anni: “La diagnosi è inequivocabile: asma bronchiale. Aggiungo anche i test per le allergie: risulto positiva alla polvere, al polline di non so più che pianta e alle piume. Mi spiegano che la presenza di questi elementi può irritare i miei bronchi, e scatenare una crisi acuta…“.
Manuela Arcuri in seguito ha dovuto modificare radicalmente le proprie abitudini: “Non è facile convincermi che con questa malattia convivrò per sempre. (…) Gli inalatori diventano per me come uno spazzolino da denti. Li porto ovunque vada, li piazzo bene in vista in camera, sul banco a scuola, nella borsetta… Appena il respiro rallenta e il fischio fa capolino, prima di farmi sopraffare dalla sensazione di soffocamento intervengo con un paio di spruzzi. Per una manciata di secondi rimando tramortita, poi mi riprendo. Mia madre, quando le crisi sopraggiungono nel sonno, prova un rimedio tutto suo: mi spalma delle gocce di olio 31 sul petto. Magari mi servissero per farmi respirare bene…“.
L’asma ha fortemente condizionato l’adolescenza dell’attrice: “Ti senti dipendente e fragile. Evito per anni i locali pieni di fumo, perché quella è la tipica situazione dove un attacco può scatenarsi da un momento all’altro. Devo rinunciare pure allo step: il respiro non segue il ritmo. (…) Quando faccio passeggiate al mare con gli amici, l’umidità mi manda in tilt: guai a non avere a portata di mano il mio farmaco di emergenza...”.
Fortunatamente, Manuela Arcuri sembra aver debellato completamente le sue crisi respiratorie: “Verso i 22 anni pian piano si affievoliscono, fino a scomparire. E io rinasco. (…) Che meraviglia respirare senza problemi. La vita è cambiata: non soffro più gli sbalzi di clima, né i giorni in cui l’inquinamento è alle stelle, o tanto meno gli sforzi fisici. Posso fare sport, andare al mare, ballare, correre… (…) So che alcune forme d’asma infantile spariscono col tempo: è il mio caso“.