Yari Carrisi si concede una confessione senza precedenti sulla sorella scomparsa Ylenia: negli anni, è arrivata la consapevolezza.
Il figlio d’arte Yari Carrisi ha presenziato assieme alla madre Romina Power ad una recente puntata del rotocalco “Verissimo”. A differenza dei celebri genitori, il maggiore dei fratelli Carrisi evita le luci della ribalta, ma si è costruito una carriera artistica di tutto rispetto, approfondendo la sua passione per la musica durante numerosi viaggi, specialmente in suolo asiatico.
Anch’egli ha dovuto affrontare la devastante assenza della sorella Ylenia, scomparsa dai radar intorno al 6 gennaio del 1994. La giovane, all’epoca di stanza nella città di New Orleans, aveva fatto perdere le proprie tracce, e le successive indagini non hanno mai appurato definitivamente le circostanze della sua morte presunta.
Per lunghi anni Romina Power ha covato la speranza di riabbracciare la figlia perduta, aspettativa condivisa anche con Yari, Romina e Cristel Carrisi. Al contrario, Al Bano ha ben presto fronteggiato la possibilità che Ylenia avesse commesso il gesto estremo, gettandosi nelle acque del Mississippi.
A distanza di quasi 30 anni dalla misteriosa scomparsa, Yari Carrisi ha confidato a Silvia Toffanin di aver rettificato le proprie opinioni in merito…
Il musicista ha riferito a “Verissimo”: “Era l’unica che aveva capito com’ero davvero. Aveva una grande voglia di vivere, di esplorare, era creativa e coraggiosa. È stato molto difficile, perché oltre ad una sorella ho perso un modello, un faro, un punto di riferimento…“.
Yari Carrisi ha conservato per molto tempo l’aspettativa di ritrovare la sorella perduta, arrivando persino a scandagliare le strade di New Orleans: “Fino al 2020 ero convinto che Ylenia fosse in giro da qualche parte. Una volta lì ho ripercorso i suoi passi, ho ascoltato le testimonianze di coloro che l’avevano frequentata, ma non credevo a quella storia, e gli elementi non combaciavano… Diciamo che la polizia è stata un po’ sbadata…“. La scomparsa di Ylenia, indubbiamente, ha influenzato l’intera famiglia, e Yari ha aggiunto: “È come se fossimo annegati un po’ tutti quel giorno, un’onda ci ha travolti…“.
Il neo 50enne ha poi dichiarato: “Siamo cambiati tutti dopo quella vicenda. I media sono andati contro di noi, e poi ci usavano, o accusavano di cose inesistenti… È stato un circo. La cosa che mi ha fatto più male? Ormai mi sono anestetizzato“.
Yari ha infine concluso: “Pensavo che lei fosse in viaggio da qualche parte, forse in Amazzonia, magari è così. Oggi la mia idea è cambiata. Dobbiamo aprire i chakra, per capire le nostre sensazioni…“.