Raffaella Mennoia, il disperato appello del braccio destro della De Filippi: “annegato col cappio al collo” | Ennesima tragedia
La denuncia della storica autrice di Maria De Filippi, Raffaella Mennoia lancia un disperato appello. La tragedia che fa inorridire.
Raffaella Mennoia è la storica autrice di Maria De Filippi, in tutti i suoi programmi. Forse non tutti ricorderanno i suoi esordi come protagonista del primo mitico Amici, quando era un talk dedicato alle tematiche giovanili e non il talent che oggi conosciamo.
Viene notata dalla padrona di casa che la prende a lavorare nel suo staff e da allora non si sono più divise sia lavorativamente parlando che nella vita, dato che sono diventate anche amiche.
Spesso la vediamo a Uomini e Donne quando viene chiamata in causa per chiarire qualche questione con i partecipanti, e sono ben lontani i tempi in cui era una giovane timida davanti alle telecamere.
Oltre ad essere dietro le quinte dei programmi di Queen Mary, ha scritto il libro Cupido Spostati, ispirato alle vicende del dating show pomeridiano. Nella vita è legata al pugile e lottatore Alessio Sakara, uno dei presentatori di Tu Si Que Vales. I due convivono con il famoso Saki, cagnolino di razza Staffordshire Bull Terrier che è apparso spesso con la De Filippi in studio e che la Mennoia mostra di frequente sulle sue pagine social.
Raffaella Mennoia: il disperato appello
Raffaella Mennoia è una grande amante degli animali, e da animalista è stata recentemente nominata responsabile delle relazioni esterne di Lndc (Lega Nazionale per la Difesa del Cane) Animal Protection. Le sue parole “C’è tanto da fare e per prima cosa mi batterò per la revisione della legge 189/2004” fanno ben comprendere quanti sia agguerrita sull’argomento. E infatti è solita pubblicare post di denuncia, spesso accompagnati da immagini forti, riguardo situazioni di maltrattamento o uccisione di animali.
L’ultimo di questi è l’annegamento, a Matera, di un povero cane con tanto di cappio al collo, che abbiamo oscurato per non urtare la sensibilità dei lettori. La rabbia che sale a guardare queste immagini non deve far dimenticare che se siete testimoni di fatti del genere o qualunque tipo di maltrattamento di animali, potete denunciare anche in forma anonima. Chi tace è complice.
L’amore per gli animali
Purtroppo con l’avvicinarsi dell’ estate sappiamo bene quanti poveri animali, per lo più cani, saranno abbandonati o uccisi perché i loro indegni proprietari devono andare in vacanza e non vedono altra soluzione. Ricordiamo che esistono i pet sitter, le pensioni per cani che si prenderanno cura dei pelosetti e che comunque oggi ci sono tantissime strutture di ricezione che accolgono gli animali, in cui possiamo passare le vacanze tutti assieme.
Per quanto riguarda la legge citata da Raffaella Mennoia, essa riguarda il maltrattamento degli animali che è finalmente considerato reato ed è punito “con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a
15.000 euro” mentre l’uccisione prevede “la reclusione da tre mesi a diciotto mesi”. Gli animalisti si battono affinché le pene vengano inasprite e riguardino anche gli animali cosiddetti “da produzione”, quelli degli allevamenti destinati al consumo umano per intenderci. Una revisione è necessaria poiché come riporta Vegolosi, i portavoce dell’associazione animalista Essere Animali ricordano che spesso negli allevamenti gli animali vengono picchiati, uccisi senza pietà o lasciati morire senza far nulla: “Abbiamo denunciato comportamenti terribili e, al momento, è difficile persino riuscire a mandare a processo chi si rende responsabile di questi atti, poiché spesso il maltrattamento viene derubricato a semplice ‘detenzione incompatibile’, punita come contravvenzione”. Gli animali sono esseri senzienti, tutti.