La dipartita di Silvio Berlusconi solleva molti interrogativi circa l’eredità: come verrà ripartito il patrimonio dell’imprenditore?
La notizia della scomparsa del leader di “Forza Italia” ha comprensibilmente scosso l’opinione pubblica, e le principali emittenti dedicano da ore ampio spazio alla vita ed alla carriera del politico.
L’imprenditore 86enne si è spento presso l’Ospedale San Raffaele di Milano in presenza della moglie Marta Fascina, del fratello Paolo e dei figli Pier Silvio, Marina, Eleonora e Barbara. Il fondatore di Mediaset era affetto da tempo da una leucemia mielomonocitica cronica, recentemente aggravata da una polmonite che ne ha compromesso il sistema respiratorio.
A nulla sono valse le cure tempestive e competenti dello staff medico, che ne ha annunciato il decesso alle 9.30 circa di lunedì 12 giugno.
Al di là delle valutazioni personali, l’Italia si ritrova improvvisamente orfana di una figura politica autorevole e carismatica, e i principali esponenti mondiali hanno dedicato un pensiero affettuoso alla memoria dell’ex Premier, nonché all’intera famiglia. Un nodo resta al momento irrisolto, e riguarda la gestione del faraonico patrimonio di Silvio Berlusconi. Ecco cosa sappiamo.
La rivista “Forbes” ha inserito Silvio Berlusconi al terzo posto nella classifica aggiornata degli uomini più facoltosi d’Italia. In effetti, l’imprenditore vantava un patrimonio di 6,9 miliardi di dollari, tesoretto che verrà ripartito tra gli eredi inseriti nel testamento.
Oltre alla famosissima Villa di Arcore (con annessa pinacoteca, biblioteca e mausoleo), Silvio Berlusconi possedeva anche una lussuosa proprietà sul Golfo di Marinella a Porto Rotondo, ovvero Villa Certosa. La mansion vanta la presenza di un anfiteatro greco-romano, di un vulcano fittizio e di numerosi laghetti artificiali, ed ha ospitato negli anni ospiti del calibro di Vladimir Putin e Tony Blair. Silvio Berlusconi avrebbe infine investito in numerosi altri lotti immobiliari in Francia, Caraibi, sul Lago Maggiore e di Como. Infine, occorre menzionare la prolifica realtà di Fininvest, fondata dall’imprenditore e conglomerato di floride attività nell’editoria, nel calcio, nei media e nel mercato immobiliare.
Il leader di “Forza Italia” avrebbe in passato espresso il desiderio di destinare ai figli la porzione più rilevante del patrimonio familiare.
Se Pier Silvio risiede stabile al timone di Mediaset, e la sorella Marina gestisce Fininvest e Mondadori, il destino degli altri figli e nipoti appare al momento nebuloso. Se anche il Cavaliere avesse deciso di ripartire equamente le quote rimanenti tra la prole, l’ulteriore maggiorazione a favore dei due rampolli potrebbe creare dissapori nella discendenza Berlusconi. Non resta quindi che attendere aggiornamenti ufficiali in merito.