Testamento Berlusconi, scoperchiato il vaso di Pandora: tutte le clausole complesse di un patrimonio infinito
Emergono nuovi dettagli sul testamento di Silvio Berlusconi: a poche ore dall’apertura, ecco le ipotesi più accreditate.
Le ceneri dell’imprenditore Silvio Berlusconi hanno fatto ritorno al mausoleo della sua storica villa di Arcore dopo la cremazione, come da lui espressamente disposto nelle ultime volontà.
L’ex leader di “Forza Italia” è deceduto lunedì 12 giugno 2023 in seguito alle complicazioni della leucemia mielomonocitica cronica che lo affliggeva da mesi, circondato dall’amore dei figli, del fratello e della compagna Marta Fascina.
La famiglia al gran completo ha presenziato in prima fila ai solenni funerali di Stato, che si sono svolti mercoledì 14 giugno presso il Duomo di Milano, e ad accogliere il feretro in pubblica piazza vi era anche uno stuolo di cittadini commossi.
Terminata la fase del cordoglio, la prole di Berlusconi deve ora scoprire il contenuto del testamento redatto dal padre, ed affidato ad Arrigo Roveda dello Studio RLCD di Milano. Ecco gli scenari più plausibili.
Il testamento di Silvio Berlusconi
Il facoltoso imprenditore possedeva il 61% delle quote di Fininvest, che a sua volta controlla MFE, Mondadori e Mediolanum. Secondo alcune indiscrezioni, Silvio Berlusconi avrebbe optato per una scelta equa nei confronti dei 5 figli, garantendo al contempo la continuità aziendale.
Sinora i primogeniti Marina e Pier Silvio hanno avuto diritto al 7,65% ciascuno delle azioni Fininvest, mentre a Barbara, Eleonora e Luigi è spettato il 21% complessivo delle quote societarie. La situazione, sinora piuttosto equilibrata tra gli eredi, vedeva quindi Marina in testa al gruppo Mondadori, mentre Pier Silvio ricopre il ruolo di Amministratore delegato di Mediaset. Se il Cavaliere avesse deciso di ripartire ulteriormente il proprio 61% in 5 parti uguali, lo status quo verrebbe mantenuto; resta però da capire a chi verranno affidate le sorti del colosso Fininvest. E occorre inoltre considerare il faraonico patrimonio immobiliare di Silvio Berlusconi, titolare di molteplici ville e residenze private, oltre che di beni di lusso quali yacht e bolidi sportivi.
Il patrimonio immobiliare di Silvio Berlusconi
Tra le proprietà più ambite del Cavaliere spicca certamente Villa Certosa, situata a Monte Rotondo e valutata a bilancio circa 250 milioni di euro, ma il suo eventuale prezzo di vendita potrebbe arrivare sino al doppio della cifra. Per non parlare poi della storica Villa San Martino, più comunemente conosciuta come la villa di Arcore, e Villa Belvedere a Macherio, con ulteriori residenze sul Lago Maggiore (Villa Campari), in Costa Smeralda (Villa Tattilo), a Cannes (Villa La Lampara) e alle Bermuda (Villa Blue Horizon).
Per quanto riguarda il lascito destinato a Marta Fascina, il quotidiano “La Stampa” ha ipotizzato una cifra tra i 50 e i 100 milioni di euro, ma occorrerà attendere notizie ufficiali in merito.