Se osservandoti allo specchio trovi una macchia gialla o bianca nell’angolo interno di un occhio non ti allarmare. Scopri con noi di che si tratta.
Il corpo è una macchina perfetta, ma come tutte le macchine può andare incontro a problemi che sono più o meno facilmente risolvibili.
Può capitare a tutti di svegliarsi al mattino e scoprire di avere un acciacco che fino alla sera prima non era presente. Un dolorino, sentire male in un punto qualsiasi.
Ma se per alcuni abbiamo una risposta pronta, o comunque sappiamo non essere nulla di preoccupante se non magari il risultato di un allenamento troppo intensivo o semplicemente l’età che avanza, altri ci danno da fare di più.
Ad esempio, ti guardi allo specchio e scopri che dentro l’occhio è venuta fuori una piccola macchia bianca o gialla. Proprio nell’angolo interno, e appena la vedi ti ricordi di quel prurito che sentivi negli ultimi giorni, quella sensazione di fastidio. Magari senti la paura che ti assale, è pur sempre un occhio, una parte molto delicata. Scopriamo di cosa si tratta in realtà.
Se è capitato anche a te di ritrovarti con una macchia bianca o gialla nell’occhio, solitamente nell’angolo interno, non è il caso di preoccuparti eccessivamente. Si tratta di un particolare disturbo chiamato pinguecola, un accumulo di grasso. Non si presenta senza problemi, i sintomi che la accompagnano sono di solito secchezza oculare, prurito, a volte irritazione e fastidiosa sensazione di avere qualcosa nell’occhio.
Ma da cosa è causata? Qual è la sua origine? Sono poche le cause che possono scatenare questo disturbo, ovvero una eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti o a fattori irritanti e polveri, calore estremo o aria troppo secca. Può quindi essere legata al tipo di lavoro. Colpisce persone non giovanissime, è facile che si presenti dopo i 40 anni.
La pinguecola, questa macchiolina nell’occhio, difficilmente viene rimossa mediante operazione chirurgica, a meno che non ci si trovi davanti situazioni dove l’accumulo di grasso non consente di chiudere bene l’occhio e diventa invalidante. Nella stragrande maggioranza dei casi regredisce completamente nel giro di circa un mese con l’ausilio di lacrime artificiali e speciali colliri. Va da sé che in sua presenza non sarà possibile indossare le lenti a contatto fino a che il disturbo non sarà scomparso.
Nel caso sia necessario agire chirurgicamente, si interverrà con il laser. L’operazione è indolore e dura pochi minuti; durante la convalescenza sarà sufficiente utilizzare colliri antinfiammatori e antibiotici per circa 2-3 settimane. Occorre comunque ricordare che la malattia può facilmente recidivare soprattutto se non si eliminano i fattori di rischio come l’eccessiva esposizione al sole.