Urbano Cairo, finito sotto processo giudiziario: La terribile verità | Ecco i motivi
L’imprenditore Urbano Cairo finisce sotto processo, la verità su quello che sta succedendo e che coinvolge anche altri personaggi.
Noi tutti conosciamo Urbano Cairo come editore, detiene infatti la maggioranza del gruppo RCS Mediagroup, proprietario tra le altre cose del Corriere della Sera. Ma Cairo da una decina di anni è anche impegnato con la tv, da quando ha acquisito il canale La 7.
Oltre ad essere dirigente sportivo, dal 2005 infatti è anche proprietario e presidente del Torino Football Club. Insomma è un grande imprenditore che da quando è entrato in affari con la Fininvest prima e con la sua azienda Cairo Communication, che vede tra le sue eccellenze quotidiani e settimanali vari, non si è mai fermato.
Ma quando ci sono in ballo affari di miliardi, le cose devono essere ben chiare, nulla può essere lasciato al caso e tutto deve essere fatto sotto la luce del sole.
Come mai allora è finito sotto processo? Per quale motivo? Scopriamolo.
Urbano Cairo a processo
Per capire come mai Urbano Cairo è stato ascoltato dai giudici dobbiamo fare un passo indietro. Una delle trasmissioni della sua rete è stata sospesa anzitempo, e i motivi sembrerebbero poco chiari. Si tratta di Non è l’Arena, programma di approfondimento condotto da Massimo Giletti che ha visto la sua improvvisa chiusura ad aprile, quasi due mesi prima della solita pausa estiva. Il conduttore si è detto molto dispiaciuto, soprattutto per le persone che lavorano con lui e che si sarebbero trovate improvvisamente senza lavoro.
La spiegazione dell’imprenditore è stata che i costi troppo alti a fronte di uno scarso share hanno reso necessario interrompere la trasmissione, ma le voci circolate sono altre.
La verità
Sembrerebbe che tutto sia nato dalle affermazioni del pentito Salvatore Baiardo che ai microfoni di Giletti aveva “ipotizzato” un arresto clamoroso del latitante Matteo Messina Denaro. Cosa che è poi effettivamente avvenuta, e concludendo il discorso con la terribile affermazione che “la trattativa Stato-Mafia non è mai finita”. Ma non è tutto, da alcune intercettazioni pare che il pentito abbia confidato al conduttore, mentre si trovavano in un bar, di essere in possesso di una foto dell’appena scomparso Silvio Berlusconi in compagnia del mafioso Giuseppe Graviano e del generale dei carabinieri Francesco Delfino.
Sarebbe proprio questo il motivo per il quale Urbano Cairo è stato ascoltato qualche giorno fa come testimone dei fatti, sebbene intervistato da Francesca Fagnani abbia precisato di non sapere nulla di questo fatto poiché il conduttore aveva piena autonomia sugli argomenti da trattare.