Brutto risveglio per Lino Banfi: lo sfogo è tristissimo | E’ accaduto tutto in un secondo
Lino Banfi in grossa difficoltà. L’attore pugliese si sfoga per ciò che gli è accaduto, nessuno se lo aspettava.
Lino Banfi affida il suo sfogo alla carta stampata; l’attore si trova in difficoltà per qualcosa che gli è accaduto e che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.
Pasquale Zagaria, questo il vero nome dell’attore, oggi ha 87 anni e sebbene vanti una carriera di ben oltre 50 anni, con all’attivo decine di film, rimane nell’immaginario collettivo come il nonno d’Italia, nonno Libero, uno degli amatissimi protagonisti della serie Un medico in famiglia. Uno degli ultimi ruoli interpretati in tv.
Anche se non appare più tanto spesso in tv, l’attore continua a lavorare ma si è dedicato ad altro, perché nella vita bisogna sempre avere un piano B. Cosa fa oggi?
Il simpatico pugliese gestisce assieme ai figli un locale a Roma, L’Orecchietteria Banfi; cucina pugliese, prezzi accessibili e ingredienti tipici della sua Terra. Ma di recente è stato coinvolto in un fatto increscioso che lo ha portato ad un amaro sfogo. Cosa è successo?
Lino Banfi: l’amaro sfogo dell’attore
Forse non tutti sanno che Pasquale Zagaria deve il suo nome ad uno dei più grandi attori mai avuti in Italia, l’incommensurabile Totò. Lo ha raccontato tempo fa come riporta Repubblica. L’attore pugliese ha parlato del suo primo incontro con il comico napoletano che gli ha detto quando si faceva chiamare con un altro pseudonimo: “Mi fece accomodare in salotto e subito mi chiese ‘Come ti chiami?’. Quando gli risposi Lino Zaga, fu drastico: nel mondo dello spettacolo accorciare il nome porta bene, accorciare il cognome porta jella”. Nasce così Lino Banfi, per una pura casualità.
Come è quasi una casualità che abbia fatto l’attore poiché, come ha confessato, destinato alla carriera ecclesiastica, che però ovviamente non era per lui.
Cosa è successo
Ma cosa è successo a Lino Banfi di così terribile da rendere necessario uno sfogo? Semplice, una sua attivissima fanpage è stata censurata e chiusa su Facebook. Così l’attore ha deciso di raccontare e affidare le sue parole al Corriere. Una pagina presente sul social da 7 anni, spiega, che non fa altro che utilizzare il “linguaggio banfiota” farcito delle sue espressioni tipiche che tutti conosciamo.
L’attore chiede a Mark Zuckerberg: “In pratica, caro direttore, per dirla garbatamente, papéle papéle, cosa ho fatto io a Mister Mark Zuckerberg e ai suoi algoritmi? Ci ho messo più di 60 anni per far parlare il mio linguaggio a tutti, mi chiamano Maestro, mi danno i premi alla carriera e questo mi spegne tutto! Ma come si permette ‘sto arcimiliardario maledetto che chi chezzo lo conosce? Arrivati a questo punto, se vuole la guerra, mi sfogo! CHEZZO! CHEPO DI CHEZZO!” Sembra comunque che in serata la pagina sia tornata attiva. Lo sfogo è servito.