Michela Murgia, chi raccoglie la sua immensa eredità: il nome che conoscete tutti
A poco più di una settimana dalla scomparsa di Michela Murgia si fa il nome di chi ne raccoglie l’eredità. Di chi si tratta?
Michela Murgia è scomparsa da circa una settimana. La scrittrice, che da anni combatteva contro un brutto male, ha avuto una recidiva negli ultimi tempi che non le ha lasciato scampo.
Una lotta impari contro la malattia, ma del resto la scrittrice della lotta ha fatto quasi il suo modello di vita. Contro le discriminazioni, contro le disparità di genere, anche contro le malelingue che le sono andate contro a prescindere.
Perché a non essere d’accordo con le idee di qualcuno abbiamo tutti il sacrosanto diritto, possiamo portare avanti il nostro pensiero e dire la nostra, ma con la Murgia si è andati spesso oltre.
Ad attaccarla anche personaggi noti. Giornalisti che l’hanno attaccata e criticata per l’aspetto fisico, un comportamento deprecabile che non dovrebbe mai essere attuato e che non ci si aspetterebbe mai da persone di un certo livello intellettivo. Combattere contro l’ignoranza non è facile, ma combattere contro una persona intelligente che si comporta da ignorante può esser anche peggio.
Michela Murgia: chi raccoglie la sua eredità
Michela Murgia ha scritto diversi libri anche di denuncia, come l’autobiografico Il mondo deve sapere: romanzo tragicomico di una telefonista precaria, in cui racconta la sua esperienza come venditrice telefonica di un prodotto e tutto ciò che gira intorno alla figura dei centralinisti. Lo sfruttamento, le menzogne e le tecniche adottate per vendere. O Istruzioni per diventare fascisti, un saggio sulla questione che va contro la democrazia.
Ed è stata forse per questo attaccata, come dicevamo. Per le sue idee ma sul suo aspetto fisico. E a raccontare cosa ha dovuto subire negli ultimi anni e a raccogliere la sua eredità giudiziaria è una persona che ha lottato con lei.
Di chi si tratta
Parliamo dell’avvocata Cathy La Torre, amica di Michela Murgia e attivista come lei, che le è stata accanto nelle battaglie giudiziarie. Le due avevano concordato infatti di portare tutti coloro che nel tempo hanno gratuitamente offeso la scrittrice davanti al giudice civile, senza intasare i Tribunali con cause penali. Così hanno chiesto risarcimenti in denaro e scuse, scoprendo che molti, soprattutto sui social, nemmeno si rendono conto del male che fanno con le loro parole.
In una chiacchierata al Corriere l’avvocata assicura: “Porteremo avanti le cause rimaste in sospeso e ne inizieremo altre per le quali Michela ci aveva dato già l’ok. Saranno i suoi eredi a decidere ma io sono sicura che vorranno andare avanti”.