Brusco risveglio per Amadeus: ‘coltellata’ in pieno petto | Devastazione totale
Il conduttore Amadeus è reduce da un attacco feroce: la stroncatura impietosa mette in dubbio il suo lavoro a Sanremo.
Quando si affronta il tema di Sanremo, le polemiche sono sempre dietro l’angolo. Dai teatrini sul palcoscenico dell’Ariston, alle bagarre con gli artisti che partecipano alla kermesse, il Festival della Canzone italiana risulta sempre un nodo divisivo e ampiamente dibattuto.
Dopo il siparietto con Bugo a Sanremo 2020, l’eclettico Morgan è tornato alla ribalta su una questione di dirimente attualità, ovvero la rissa mediatica tra il rapper J-Ax e Paolo Meneguzzi, tafferuglio che negli ultimi giorni ha monopolizzato la curiosità dei social.
Paolo Meneguzzi aveva infatti demolito l’ex Articolo 31: “Vedere gente tatuata che va sul palco a cantare ‘Disco Paradise’ mi fa tristezza. Quelle sono marchette“. La replica di J-Ax non si è fatta attendere: “Ti ricorderò sempre come la versione ordinata su Wish di Tiziano (Ferro, n.d.r.)”.
Il botta e risposta è proseguito implacabile, ed anche Morgan è intervenuto a gamba tesa nel duello verbale… Senza trattenere anche alcune considerazioni impietose sull’operato di Amadeus in qualità di direttore artistico di Sanremo.
Amadeus, arriva la bocciatura su tutta la linea
In primis, Morgan si è scagliato contro il mainstream nell’industria musicale, ed ha dichiarato a “MowMag”: “La musica leggera è una musica priva di contenuti, mentre pop sono i Beatles, David Bowie, Franco Battiato. È musica che sperimenta, che inventa e che utilizza tutti i mezzi che la modernità mette a disposizione. Non è una ca**ata…“.
Morgan ha poi asserito: “Ha perfettamente ragione Paolo Meneguzzi perché il pop è una forma d’arte. (…) In pratica la musica leggera si può tradurre in: ‘voglio imitare il pop per ragioni esclusivamente commerciali‘. Quindi ne imita la patina, l’esteriorità, ma non certo l’essenza artistica“. L’ex frontman dei Bluvertigo ha approfittato dell’intervista per scagliare un’invettiva anche sul conduttore di Sanremo, Amadeus, da anni incaricato anche di supervisionare il comparto artistico della kermesse. “Il sistema va avanti imperterrito come uno schiacciasassi, e il sistema italiano sfrutta proprio il fatto che il popolo sia totalmente privo della capacità di emergere, e di reagire ai soprusi. Il popolo italiano è veramente un popolo bue per eccellenza, composto da pecoroni. Come per Amadeus, direttore artistico di Sanremo: sono l’unico che lo contesta, ma in realtà è un fenomeno che ha devastato culturalmente l’Italia da un punto di vista artistico e di qualità della canzone. E continua a farlo, ma rimangono tutti zitti“. Ahia.
Il futuro di Amadeus a Sanremo
Anche se Amadeus sinora non ha replicato alle bordate incendiarie di Morgan, il suo futuro sul palco dell’Ariston appare già scritto.
Il conduttore reggerà per l’ultima volta le redini della kermesse nel 2024, per poi cederle ad un successore il cui nome è ancora in fase di valutazione. Si ventilano infatti i volti di Paolo Bonolis e Gerry Scotti, ma anche quello di Carlo Conti.