Disastro Rai, un noto conduttore rifiutato senza pietà: I dirigenti Rai affossati senza possibilità di replica
Il noto conduttore Rai rompe il silenzio: ecco la sua reazione dopo l’estromissione dall’amato programma sull’ammiraglia.
Nel 2023 la pubblica emittente ha affrontato numerosi stravolgimenti, a partire dalle dimissioni dell’ex Amministratore delegato Carlo Fuortes.
In seguito, molti volti noti hanno preso congedo dalle reti Rai, ed il recente successo di “Che tempo che fa”, attualmente in onda sulla rete Nove, ha creato un vero e proprio caso mediatico in rete.
Anche il conduttore Flavio Insinna è stato coinvolto nell’improvviso turnover, ed ha ceduto il testimone del game-show “L’Eredità” al collega Pino Insegno.
L’ex comico de “La Premiata Ditta” al momento sta reggendo le redini de “Il Mercante in Fiera”, in onda su Rai2, ma dal 1 gennaio 2024 ricoprirà il ruolo lasciato vacante da Flavio Insinna. In compenso, quest’ultimo ha partecipato alla docu-fiction “La stoccata vincente”, e ha inoltre rifiutato il timone di “Lingo“, nonostante l’allettante proposta del direttivo di La7. Ecco come ha commentato il suo allontanamento da “L’Eredità”.
Rai, Flavio Insinna a ruota libera dopo l’addio a “L’Eredità”
In primis il conduttore romano ha spiegato le ragioni della sua reticenza nel condurre “Lingo”: “Ho un senso di appartenenza per la Rai. Non ho mai avuto l’esclusiva: non c’è bisogno. Ci diamo una mano, mi fido. ‘L’Eredità’ è stata una cavalcata fantastica, amerò per sempre questa storia e la Rai. Ringrazio anche La7 che mi voleva, ma andare a fare lo stesso gioco alle 7 di sera sarebbe stato come andare contro me stesso: non fa per me“.
Flavio Insinna ha in seguito smentito, come riporta anche “La nostra TV”, la presunta animosità nei confronti della Rai: “Mi dispiace deludere chi cercava un titolo ad effetto. Ma quella con la Rai è una straordinaria storia d’amore e io, per una volta, spiazzo il pubblico e la faccio finire bene. Come in una storia d’amore che finisce, si augura il meglio all’altra persona, e io ora continuo ad amare Rai, ‘Affari tuoi’, ‘Don Matteo’ e ‘L’Eredità’!“. Il conduttore avrebbe quindi accettato la scelta dei vertici di Viale Mazzini senza recriminazioni, ma il parallelismo con una storia d’amore al capolinea lascia molti dubbi circa il suo destino in Rai.
“Per me non è una consolazione”: Flavio Insinna mette a tacere i pettegolezzi
Molte testate hanno ipotizzato che il lancio di “La stoccata vincente” su Rai1 rappresentasse una sorta di zuccherino a beneficio del conduttore dopo il boccone amaro.
Flavio Insinna ha però precisato: “Sono costretto a snocciolare il curriculum. La prima scuola di teatro l’ho fatta nel 1986; nel 1990 mi diplomo al laboratorio di Gigi Proietti, e la prima fiction in Rai l’ho fatta nel 1996. Recitare per me non è una consolazione, io di mestiere faccio questo, poi me l’hanno insegnato talmente bene che so fare anche altro… Ma io di mestiere faccio l’attore!“.