Stanca delle macchie di caffè? Puoi rimuoverle con questo metodo infallibile | Provalo subito
Macchie di caffè, se temi di aver rovinato la tua camicetta preferita o la tovaglia della nonna, niente panico: ecco come rimuoverle.
Il caffè è certamente una delle bevande più apprezzate e diffuse in tutto il globo: questo elisir vanta infatti proprietà rinvigorenti ed energetiche, stimola la digestione, il metabolismo e la concentrazione durante i lunghi turni a lavoro.
Nel Belpaese, poi, il rito del caffè assume connotati quasi puristi: l’Italia è infatti la culla e l’alfiere dell’espresso, ma primeggia anche per i suoi gustosi cappuccini e le varianti golose, come il marocchino servito nel tipico bicerìn.
Molto spesso, però, accade di macchiarsi accidentalmente di caffè, sia al termine dei lunghi pranzi in famiglia, che durante le frettolose pause al distributore aziendale. Se non trattate adeguatamente, tali aloni scuri possono compromettere l’aspetto immacolato di camicette, tovaglie, jeans e tessuti di arredo: come riportarli, dunque, allo splendore originale?
La risposta non è univoca: dipende infatti dal tipo di tessuto e dalla tipologia di macchia, ma solitamente con pochi ed economici ingredienti riuscirete a sconfiggere anche le patacche più ostinate!
Macchie di caffè: ecco come debellarle efficacemente
Le nostre nonne lo sapevano benissimo: gli ingredienti più semplici risultano spesso utilissimi in diversi campi, e l’aceto non fa certo eccezione. Al contrario, questo condimento low-cost è l’alleato per eccellenza per gli incidenti di bucato. Se il capo da smacchiare è in cotone bianco o colorato, e risulta particolarmente spesso e resistente, consigliamo di diluire in un dispenser spray dell’aceto di mele con acqua distillata, di agitare vigorosamente la miscela e spruzzarla direttamente sull’alone, lasciandola agire per almeno mezz’ora. In seguito, basterà strofinare con energia la macchia, e procedere con il canonico lavaggio in lavatrice: dell’alone non resterà traccia!
Se invece siete alle prese con tessuti più delicati o pregiati, evitate assolutamente il ciclo di lavatrice, ed optate invece per l’ammollo. Anche in questo caso entra in gioco l’aceto di mele: versatene una dose generosa in una bacinella di acqua molto calda, infilatevi il capo da smacchiare e lasciate a riposare per tutta la notte. In caso di capi in seta, essi vanno trattati esclusivamente con acqua gassata, e asciugati poi con il phon, avendo cura di mantenere un’adeguata distanza per non creare bruciature deleterie!
Se la macchia di caffè è già secca
È possibile rimuovere anche le patacche di caffè già ossidate con un trattamento strong: basterà irrorare la macchia con qualche goccia di acqua ossigenata, e tuffare poi il capo in acqua bollente, lasciandolo in ammollo per almeno 2 ore. A quel punto, potrete strofinare la zona trattata con delicatezza, fino all’eliminazione dell’alone.
Se rimangono ulteriori residui, possiamo provare anche con la glicerina o l’ammoniaca. Attenzione, però, con i colorati e i delicati!