Nutella Vegana: adesso esiste proprio con questo ingrediente segreto | Il gusto è assicurato
In arrivo sugli scaffali la crema spalmabile più amata in versione vegetale: la “Nutella plant based” ora è realtà.
La “Nutella” rappresenta uno degli alimenti più rappresentativi del Belpaese assieme alla pizza e alla pasta, ed è infatti commercializzata con successo in tutto il globo.
Sviluppata nel 1946 dal pasticcere Pietro Ferrero (da cui prende il nome la nota azienda dolciaria), all’inizio era conosciuta come “Giandujot” e veniva venduta in formato solido. Nel 1963 il figlio di Pietro, Michele, ha rielaborato la ricetta, rendendola spalmabile e più gustosa. E il successivo lancio sul mercato nazionale ha dato poi i natali all’attuale prestigio planetario della “Nutella”, consacrandola nell’olimpo degli alimenti più gustosi e prelibati, ma anche peccaminosi.
Sì, perché la “Nutella”, ahinoi, risulta tanto golosa quanto deleteria per la linea. È infatti consigliabile consumarla in quantità moderata e a cadenza periodica, senza cedere alla tentazione di vuotare il vasetto.
Essa contiene infatti non solo un elevato quantitativo di zuccheri, ma anche il controverso olio di palma, nemico giurato delle consumatrici di ultima generazione. Risulta inoltre inadatta ai compratori vegani, in quanto contiene latte in polvere, ma per questi ultimi sono in arrivo grandiose novità. La Ferrero ha brevettato e sta per annunciare il release della sua “Nutella” vegana!
“Nutella” vegana o tradizionale
La ricetta della “Nutella” tradizionale contiene zucchero, olio di palma, nocciole, latte scremato in polvere, cacao magro, lecitina e vanillina. La sua particolare composizione l’ha resa inconfondibile negli anni, al punto da distinguerla nettamente da qualsiasi altra crema spalmabile a base di cacao e nocciole in commercio.
Ferrero, però, ha deciso di diversificare la produzione del suo manicaretto confezionato, e di renderlo accessibile anche agli utenti intolleranti al lattosio o vegani grazie alla sostituzione del tradizionale latte in polvere con bevande vegetali (come latte di avena o di soia). Sebbene la lista degli ingredienti non sia ancora disponibile, questa sembra essere l’unica modifica alla ricetta storica, in quanto il resto degli ingredienti risulta già di origine vegetale. L’azienda dolciaria ha recentemente depositato il brevetto presso il Ministero delle imprese e del made-in-Italy, ma occorreranno circa 6 mesi prima dell’effettivo via libera alla commercializzazione nella grande distribuzione.
La “Nutella plant based” finalmente sulle tavole dei vegani
Considerando l’attenzione da parte di Ferrero nei confronti della qualità dei propri prodotti, possiamo facilmente immaginare che il gusto della “Nutella plant based” differirà di poco da quella canonica, garantendo assoluta continuità al gusto del prodotto.
Ovviamente, però, occorrerà in ogni caso limitare le dosi: anche se il latte in polvere verrà eliminato dalla ricetta, “Nutella” resta comunque una bomba calorica a causa degli zuccheri in essa contenuti!