Pasti sostitutivi in frullati, davvero fanno perdere peso? Ecco la verità rivelata da un nutrizionista
I pasti sostitutivi sono da considerarsi davvero efficaci e sicuri? Arriva il test definitivo sui frappè proteici in commercio.
Ammettiamolo: ognuna di noi, almeno una volta, ha ceduto (o quasi) alla tentazione di provare i coloratissimi shake proteici che spopolano sui social e promettono un rapido dimagrimento, in abbinata a gusti golosi e a un successivo senso di sazietà…
Questi pasti sostitutivi in frullato, in effetti, mirano a rimpiazzare completamente il pranzo o la cena, minimizzando i tempi di preparazione e garantendo un elevato apporto di proteine e nutrienti.
Le polveri, disponibili solitamente negli aromi cacao, vaniglia, banana, frutti di bosco e nocciola, vengono mixate con acqua o latte (anche di soia o avena), e grazie a una rapida shakerata diventano degli alimenti ready-to-drink in qualsiasi contesto, dall’ufficio alla palestra.
Inoltre, le case produttrici sottolineano l’efficacia dei cosiddetti bibitoni in vista di un percorso di dimagrimento, ma un recente studio getta delle ombre sulla loro composizione. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista tedesca dedicata ai consumatori “Oko-test”, e in essa sono stati analizzati anche alcuni shake assai popolari in Italia.
Pasti sostitutivi: ecco cosa contengono davvero
La ricerca ha coinvolto ben 17 polveri proteiche e dimagranti, ma l’analisi dei composti ha rivelato uno scenario piuttosto scoraggiante. La maggior parte degli shake contiene infatti tracce di idrocarburi minerali saturi, contaminazione che deriva dagli oli lubrificanti impiegati nel corso del processo produttivo. Da notare che questi idrocarburi tendono ad accumularsi nei tessuti umani, eventualità che coinvolge anche un pasto sostitutivo universamente conosciuto. Si tratta di “Herbalife Nutrition Formula 1 Vanilla Crème“, anche se occorre precisato che il campione analizzato risultava prodotto in un laboratorio tedesco.
Nel mirino dei ricercatori anche l’elevata presenza di dolcificanti (come sucralosio e saccarina) associati a potenziali rischi per la salute dei consumatori, con un occhio di riguardo alle patologie cardiovascolari. E non è tutto: in alcuni prodotti è stata rilevato l’addensante carbossimetilcellulosa, un elemento che sembra favorire le infiammazioni intestinali e che è stato rinvenuto anche nello shake “Slimfast frappè alla vaniglia“.
Gli shake fanno davvero dimagrire?
Secondo gli esperti, i pasti sostitutivi possono agevolare la perdita di peso solamente se assunti in concomitanza con l’adozione di una stile di vita sano ed equilibrato.
Gli shake possono fornire infatti un valido aiuto nella preparazione di pasti veloci e meno calorici rispetto a panini farciti, golosi piatti di pasta o snack fritti, ma non risultano affatto efficaci, in assenza di regolare movimento fisico e di un’alimentazione bilanciata nei restanti pasti canonici.