Mare Fuori: finalmente i segreti dei costumi svelano qualcosa di profondo | La confessione della costumista
L’acclamatissima fiction Rai Mare Fuori nasconde dei segreti nei costumi dei ragazzi. Ecco la confessione di chi se n’è occupato.
Finalmente l’attesa è finita: la quarta stagione di Mare Fuori, acclamatissima e seguitissima fiction Rai è disponibile alla visione.
I telespettatori sapranno così cosa è successo ai protagonisti, se Rosa Ricci è morta nell’ultima scena della stagione precedente, chi saranno i nuovi ingressi nel carcere.
Perché per chi non lo sapesse ancora, il mare fuori è quello che si vede dalle sbarre del carcere minorile nel quale si svolgono le vicende.
Ma c’è una novità, e la costumista svela cosa si nasconde dietro i vestiti scelti per i protagonisti. Scopriamo cosa ha detto.
Mare Fuori: il segreto dei costumi dei protagonisti
Mare Fuori ha appassionato sin dalla prima puntata milioni di telespettatori. La storia è ambientata in un carcere minorile di Napoli, liberamente ispirato a quello di Nisida, realmente esistente. Nel corso delle stagioni abbiamo assistito all’evolversi dei personaggi, al loro cambiamento – non sempre in meglio – e alla redenzione, quando c’è stata. Alcune presenze fisse, altre si sono avvicendate, ma tutte hanno una storia difficile alle spalle che li ha condotti nel medesimo luogo.
Una fiction certo, ma come ha confessato al Corriere la sua sceneggiatrice Cristiana Farina, lei questi ragazzi li ha conosciuti davvero quando ha fatto volontariato a Nisida. Altro nomi, certo, ma “caratteri e storie erano esattamente quelli che sarebbero poi stati raccontati nella prima stagione della serie Mare Fuori”. E cita un esempio: “Ciro Ricci si chiamava Sasà. Figlio di un boss, all’interno dell’Ipm era il capobranco. Era innamoratissimo di una ragazza detenuta per un crimine efferato, la loro storia mi colpì molto: lui era particolarmente coinvolto, di lei non saprei dire se in quel momento fosse in grado di provare emozioni”.
Cosa si nasconde dietro i vestiti di scena
Ma c’è un altra particolarità che riguarda i protagonisti di Mare Fuori, o meglio dei loro abiti di scena, e a rivelarlo è la stessa costumista. Rossella Aprea ha raccontato a Fanpage: “Sappiamo benissimo che non si vestono così nelle carceri i ragazzi. Il mio ragionamento nella terza così come nella quarta è stato: rappresentare la moda che vediamo per strada”.
Anche la scelta dei colori ha un senso: “Rosa è caratterizzata da capi in pelle o aggressivi. Quest’anno vediamo una grande evoluzione del suo personaggio.[…]” Mentre il comandante Massimo: “È molto scuro rispetto allo scorso anno, perché la sua storia cambia, è tormentata. Anche in lui ci sarà un’evoluzione, a un certo punto sembrerà quasi sempre vestito uguale, perché coi vestiti ho voluto raccontare che è come se per lui il tempo non passasse, come se si fosse immobilizzato”.