Vladimir Luxuria, confessioni piccanti della showgirl: la confessione mette nei guai diversi personaggi pubblici
Vladimir Luxuria senza filtri: prima di approdare a “L’Isola dei Famosi” vuota il sacco sui segreti piccanti dei politici.
Tra una manciata di settimane Vladimir Luxuria affronterà la sua prima avventura in qualità di host, e agguanterà il timone del reality “L’Isola dei Famosi”, cui aveva preso parte nelle edizioni precedenti in veste di opinionista.
In rete circolano già i nomi dei potenziali naufraghi: tra di essi spiccano quelli di Joe Bastianich, già vincitore di “Pechino Express”, e del giornalista statunitense Alan Friedman.
Altri candidati eccellenti potrebbero essere anche Rossella Erra, Andrea Zenga, Rosalinda Cannavò, Ginevra Lamborghini, Bugo, Morgan e Anna Lou Castoldi.
In attesa di varare il survival-game per eccellenza, Vladimir Luxuria ha preso parte al documentario “Roma, santa e dannata” di Roberto D’Agostino e Marco Giusti. Nel corso dei suoi interventi, inoltre, ha rivelato pillole assolutamente piccanti dei suoi trascorsi al “Muccassassina”… Inclusi i vizietti inconfessabili dei politici dell’epoca!
Vladimir Luxuria si sbottona: “I politici si mettevano a 90…”
Come riportato da “Il Fatto Quotidiano”, Vladimir Luxuria non ha esitato a descrivere le sue vicissitudini ai tempi in cui frequentava assiduamente il “Muccassassina”, mecca della libertà sessuale e del gender fluid. E ha sganciato una vera e propria bomba: “I politici si mettevano a 90, mi pregavano: ‘Non dire che mi hai visto’. Quanti ho conosciuto che di giorno stanno a dire: ‘I valori della famiglia, noi difendiamo i valori della famiglia’, e la sera te li trovi calati nel parco a 90...“.
Vladimir Luxuria ha quindi aggiunto: “Ogni notte interrompevamo la musica per fare spettacoli, e all’epoca non si parlava di drag queen, ma eravamo dei precursori. Era una sala unica, con un palco molto alto, e noi la chiamavamo ‘musica frocia’. La Carrà, gli Abba, tutto quello che ci faceva sbattere e ancheggiare come dei capitoni. A fine serata si accendevano le luci e si metteva il Sirtaki. Tutti ci tenevamo mano per mano, come la danza della vita di Matisse. C’era il gay, la lesbica, la trans part-time, la trans full-time, l’eterosessuale, l’etero-flessibile“. Ha poi rincarato la dose: “In quella sala c’era di tutto. Ricordo uno spettacolo di una pornostar che prendeva le candele una per una per infilarle nell’orifizio anale, poi le faceva uscire con una colonnina di fumo. Oppure, le orge nella sala con colonna sonora ‘Quando nasce un amore’ di Anna Oxa, e tutti a trombare...“.
Vladimir Luxuria sull’Italia: “Siamo molto più trasgressivi noi”
L’icona LGBTQ+ ha infine ammesso che, nonostante i suoi frequenti viaggi all’estero per ricercare nuove forme di divertimento, l’Italia risulta assai meno bigotta di quanto si possa pensare.
“Quante volte sono andata a Londra e a New York per capire la trasgressione” – ha spiegato – “poi ho scoperto che siamo molto più trasgressivi noi“.