Non buttare multe e scontrini, rischieresti davvero grosso: ecco qual è il limite di tempo per conservarli
Multe, scontrini e bollette vanno conservati per un determinato limite di tempo, scopri qual è per non rischiare sanzioni.
Noi italiani siamo un popolo pieno di “scartoffie”, carte e documenti che servono praticamente anche a respirare, con tempi d’attesa lunghissimi per ogni iter burocratico.
Una burocrazia che rischia di seppellirci, dove si va avanti a suon di carte bollate, richieste, domande e incartamenti vari, che dobbiamo poi conservare accuratamente.
Perché ad ognuno di noi sarà capitato almeno una volta nella vita di aver perso qualche documento e di aver sperato che nessuno lo avrebbe mai richiesto. A volte infatti questo avviene, e si rischia di dover pagare due volte come nel caso delle bollette.
Ma per quanto tempo dobbiamo conservare i documenti? Ognuno ha un suo limite, oltre il quale nulla è più dovuto. Scopriamo qual è.
Multe e scontrini: ecco per quanto conservarli
Partiamo dai documenti che possiamo conservare per meno tempo, ovvero le ricevute di strutture turistiche, da tenere per massimo 6 mesi, che arrivano a 18 per quanto riguarda le ricevute di spedizioni. Fino ad un massimo di 5 anni invece occorre conservare le ricevute di rette e mense scolastiche, assicurazioni e iscrizioni a corsi sportivi e non. Non buttare gli scontrini fino ad almeno 2 anni, per la garanzia del prodotto che è obbligatoria per legge entro questo lasso di tempo.
Arrivano a 3 anni le ricevute di pagamento di cambiali e le parcelle di professionisti, mentre per quanto riguarda il bollo auto, che è una tassa obbligatoria, il limite entro cui la Regione può bussare alla tua porta è di 3 anni ma attenzione, devi conteggiare a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui hai effettuato il versamento. Altro dilemma che attanaglia i contribuenti: le odiate bollette. Il limite entro cui si prescrivono è 2 anni dalla scadenza, ma per sicurezza meglio arrivare a 5.
E gli altri documenti?
Le ricevute di pagamento delle rate del mutuo vanno conservate per almeno 5 anni dalla scadenza, così come la ricevuta di pagamento di una multa. Hanno lo stesso limite di prescrizione anche spese condominiali e canone di locazione, documenti vari come CUD e CU, Imu e Tasi, nonché la tassa sui rifiuti. Sale a 8 invece la dichiarazione dei redditi, e a 10 l’estratto conto, che può servire.
Ma attenzione: alcuni documenti vanno conservati per sempre, e occorre fare molta attenzione. Per esempio gli atti di matrimonio o separazione e divorzio, gli atti notarili e i rogiti, così come eventuali attestati e diplomi.