Povere creature, il significato del film è molto più profondo di quello che si crede: ecco il significato del fim che lascia tutti senza fiato
La provocatoria pellicola “Povere creature!” di Yorgos Lanthimos sconvolge il pubblico e veicola un messaggio tanto attuale quanto potente.
Il regista Yorgos Lanthimos c’è riuscito ancora. Il cineasta greco, già noto al grande pubblico per le pellicole d’essai “Dogtooth”, “The Lobster”, “Il sacrificio del cervo sacro” e “La favorita”, ha sfornato nel 2023 un nuovo e visionario film, già acclamato dalla critica e vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.
“Povere creature!” vanta infatti un cast d’eccezione, con un’ispiratissima Emma Stone (che, in seguito alla sua performance, ha ricevuto un Golden Globe come miglior attrice protagonista), Mark Ruffalo, Willem Dafoe e Yami Youssef.
E non è tutto: Lanthimos ha anche accompagnato la sua fotografia – a tratti cruda, e più spesso onirica – con la sontuosa colonna sonora di Jerskin Fendrix, e la trama di “Povere creature!” è probabilmente destinata ad incasellarsi tra “Frankestein” di Mary Shelley e un moderna rivisitazione di “Jane Eyre” di Charlotte Bronte.
Sì, perché la nuova pellicola di Yorgos Lanthimos non è solamente un mero esercizio di raffinata tecnica e interpretazioni superbe, ma un vero e proprio manifesto che esplicita le inquietudini e la sete di rivincita insite nell’animo femminile.
“Povere creature!”: l’analisi del film
La nuova fatica di Lanthimos, uscita nelle sale americane a fine 2023, è ambientata in una Londra sospesa tra le atmosfere vittoriane e i richiami steampunk, e segue le vicende di Bella, giovane donna dagli insaziabili appetiti e dall’innata curiosità.
Bella, come si evincerà dalla visione, è in realtà il frutto di un grottesco esperimento che l’ha resuscitata dopo un suicidio compiuto durante la sua precedente gravidanza. Il chirurgo Godwin Baxter l’ha riportata a nuova vita, impiantandole però il cervello del suo feto sopravvissuto, e Bella deve riscoprire il mondo con la curiosa ingenuità di una bimba innestata in un corpo completamente adulto. La sua vorace scoperta del sesso e le successive rivendicazioni nei confronti del suo creatore e mentore raccontano di una femminilità prorompente, inarrestabile, primitiva e priva di sovrastrutture, e ricolloca la figura della donna nel suo ruolo ancestrale di musa, incantatrice ed espressione della Natura stessa. E Bella, come un fiume in piena, compirà il suo “viaggio dell’eroe” alla ricerca di un’agognata quanto necessaria autodeterminazione.
Una donna che traccia
la propria rotta verso la libertà..
Incantevole…
Io sono Bella Baxter,
sono una persona imperfetta
e mi piace sperimentare 🌼
Dal film “Povere Creature!”#LaFragilitàCheÈInNoi #SalaLettura pic.twitter.com/PrgUlRD2o2— Amelie (@Amelie84044597) February 4, 2024
“Povere creature!”, il commento di Emma Stone
La vincitrice del Golden Globe Emma Stone ha commentato ai microfoni di “Screenrant” la sua seconda avventura al fianco di Yorgos Lanthimos: “Abbiamo parlato di questo film per 4 anni, e quindi penso che Bella fosse seduta da qualche parte, e che si sia sviluppata autonomamente. Alla fine, l’abbiamo messo in scena“.
E ha aggiunto: “Mi fido davvero della sua visione in tutte le cose che abbiamo fatto, e ho un enorme rispetto per lui. Quindi sì, questo è un po’ il fulcro del nostro rapporto“.