“Sono stato bocciato anche io”: Dramma Roberto Burioni, la sua confessione crea una terribile polemica”
Il virologo più famoso della tv e del web Roberto Burioni confessa il suo dramma, la bocciatura che porta dentro e che nessuno avrebbe mai immaginato.
Se avessimo chiesto a qualcuno fino a qualche anno fa chi è Roberto Burioni difficilmente avrebbe risposto di conoscerlo. Oggi è praticamente un volto noto al pari di attori e personaggi dello spettacolo.
Virologo e divulgatore scientifico, è diventato famoso nel periodo più brutto degli ultimi decenni, quello del Covid. Una tragedia che nessuno si aspettava e che ha visto schierarsi due fazioni opposte, pro vaccino e no – vax.
Ecco, lui è tra i più fervidi sostenitori delle vaccinazioni, e per questo è stato onnipresente in tv e sui social, discutendo spesso e creando polemiche.
Oggi torna a scatenarsi una polemica intorno alla sua figura e al suo operato. E il dramma di Burioni viene a galla.
Roberto Burioni: il dramma della bocciatura
Tutto è nato qualche giorno fa quando una studentessa dell’Università San Raffaele di Milano ha diffuso un video su TikTok nel quale si è lamentata di essere stata bocciata, assieme ad altri 397 studenti su 410, all’esame di Microbiologia di Roberto Burioni, ritenuto troppo complicato. Una serie di 8 domande a risposta multipla alle quali evidentemente nessuno ha saputo rispondere.
Eppure, stando a quanto trapelato, si trattava di nozioni di base che tutti i futuri medici avrebbero dovuto conoscere. tant’è che successivamente, prosegue la ragazza, il professore ha inviato una mail agli studenti nella quale ha scritto tra le altre cose che “il 17 per cento dei partecipanti a questo appello ignorava l’agente eziologico della scarlattina e che il 44 per cento non ha saputo indicare come fare una diagnosi di influenza”. Il video è diventato virale, e Burioni non poteva non rispondere.
La confessione del virologo
Roberto Burioni ha risposto alle accuse parlando al Corriere, dove ha innanzitutto osservato: “Parliamo di futuri medici, che quando si troveranno di fronte una madre con un bambino malato di scarlattina dovranno capire al volo di che cosa si tratta e come curarlo. Nella nostra università, ci tengo a dirlo, si è da sempre premiato il merito, è per questo che sono felice di lavorare qui”.
E poi condivide un ricordo: “Una volta, quando ero all’università, fui bocciato in Oculistica. Ovviamente anche io rimasi amareggiato in un primo momento, ma poi, semplicemente, ho studiato, ho rifatto l’esame e tutto è andato bene”, un invito a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà ma affrontarle. Perché tutti possono sbagliare, l’importante è non piangersi addosso.